Ancora mi ricordo quando l'ho visto al cinema. Non potevo dirmi più che soddisfatto. Ha colto l'atmosfera del gioco, Tim Olyphant è stato perfetto, un'intrepretazione impeccabile. E poi se si pensa ai movimenti della telecamera, chi ha giocato al videogame mi darà ragione, quelle inquadrature dalle spalle di 47, quella sua camminata ondeggiante e sicura. Direi che gli hanno aggiunto anche molto più charme. Insomma, finalmente un film ben tratto da un videogioco.
per una volta la media dell 8 è giusta per questo film.a mio parere si avvicina anche al 9 ma 8 va bene visto che di solito vedo film splendidi con la media del 6.è un bel fil,e il fatto di essere ripreso da un videogioco senza diventare la solita cretinata commercializzata,fa guadagnare punti a questo film.bella la storia,bravi gli attori e la regia,chi conosce il gioco puo correre a procurarsi il film
I videogiochi continuano ad ispirare sceneggiatori e registi e quello del cinema che prolunga l'immaginario da playstation è diventato un vero e proprio filone. «Hitman - L'assassino» riesce solo in parte ad affiancare «Final Fantasy», «Tomb Raider», «Resident Evil» (tanto per citare le migliori trasposizioni/ reinvenzioni), perché il giovane francese Xavier Gens alla sua prima trasferta hollywoodiana si lascia prendere troppo la mano dal suo talento. L'Agente 47 è un killer professionista freddo e determinato che si trova ad essere vittima di un intrigo politico che coinvolge l'Interpol e l'esercito russo. Tutto si complica quando incontra la bella Nika e dovrà vedersela con un bieco politico dell'Est in corsa per le elezioni e un temibile agente. Timothy Olyphant (il cattivo di «Die Hard 4») con giacca e cravatta e cranio rasato è credibile come killer postmoderno di poche parole e tante pallottole, che si lascia alle spalle una scia di cadaveri con qualche chiaroscuro in più rispetto al videogame. E Gens si muove tra i modelli classici e John Woo preferendo al montaggio serrato in voga a Hollywood virtuosistici movimenti di macchina e lunghi piani sequenza. Nell'overdose di sangue e violenza si incrociano il videogioco, i fumetti, «Matrix» e «X-Men».
Ho sempre giocato e completato in tutte le salse i giochi e appena avevo sentito che usciva nelle sale cinematografiche mi sono lanciato alla sua uscita!
Non conoscevo l'attore e dalle immagini temevo una delusione, infatti l'attore mi sembrava con una faccia troppo acqua e sapone ma appena ho visto il film ho cambiato subito opinione.
Le sue movenze sono eccellenti! le riprese molto spesso fanno pensare al gioco soprattutto quando cammina nel corridoio del ristorante o dell'albergo..
avrei evitato la scena del videogioco all'interno del film ma è stata una cosa simpatica che mi ha fatto sorridere.
Ero dubbioso anche della sua relazione con nika ma il regista ha fatto una bella mossa però così facendo mi ha fatto voglia di vedere un seguito e come si sa quando continuano un film a volte si rimane delusi del seguito...speriamo che se lo facciano non succeda e che comunque finisca li..si perchè ora sono curioso di sapere che succede dopo..non dico nient'altro perchè molti che stanno leggendo questa mia opinione magari non hanno ancora visto il film.
che dire, eccezionale, mi è piaciuto da morire, ho acquistato da poco anche il dvd con gli inediti.
Il film è piaciuto anche alla mia ragazza, avevo il sentore che si sarebbe annoiata e invece..sarà che le è piaciuto l'attore..mi ripete che è troppo bono :D
ne vogliamo parlare di nika? bellissima!!
il mio giudizio finale : bellissimo, non mi ha deluso anzi...lo consiglio vivamente a tutti coloro che amano azione e sentimento :D
Il videogame danese Hitman è ora un film alla Luc Besson, con quel plusvalore di violenza che viene dall' Est. L' incalzante fantasioso autore Xavier Gens rende misterioso e umanamente disumano l' agente 47, una macchina ammazzacattivi pelato, sexy e vestito di nero che fa un tour killer tutto compreso tra San Pietroburgo, Londra, Istanbul e Nigeria per uccidere un leader moderato russo. La vittima muore e rinasce, forse è un clone, ma il nostro 47 è un morto che parla accerchiato da complici tutti calvi e dandy sanguinari: finisce in elegante carneficina da graphic novel intinta in stoffa nera, lame, sangue. Parente del Vin Diesel di XXX, il film è uno dei pochi esempi riusciti dell' esecrabile genere del cine video gioco anche per la mistica prova perfino con humour di Timothy Olyphant.