Film ben diretto ed interpretato. Purtroppo ha una grave e imperdonabile pecca che gli costa la piena sufficienza: Hitler fa tenerezza.
...e certi personaggi non devono suscitare tali sentimenti. Nemmeno per un attimo.
La guerra totale è da poco giunta a termine e la Germania hitleriana ne è uscita distrutta. Il fuhrer è provato ma Goebbels suo ministro ha un piano per riscattare il paese. L'Adolf Hitler del film si presenta come un debole che piange al ricordo del padre e si sente solo. Per risollevare il morale del dittatore, Goebbels chiama presso la Cancelleria il suo vecchio insegnante di recitazione Adolf Grunbaum che è ebreo e deportato presso il campo di concentramento di Sachsen con la sua famiglia. L'ebreo accetta l'incarico ma vuole in cambio che la sua famiglia vada a vivere nella Cancelleria del Reich e che il Lager in cui era prima venga liberato. Il primo punto si realizza ma il secondo no.. anche se il ministro con l'inganno fa credere il contrario. Il film si conclude con Grumbaum che diviene uno dei migliori amici di Hitler, con il Fuhrer che riesce a fare il discorso del primo dell'anno grazie alla voce dell'ex insegnante di recitazione, con la morte di quest'ultimo ritenuto colpevole d'aver programmato il piano d'uccisione di Hitler.
Il film fa ridere o meglio sorridere in poche scene, una d esse è quella di Hitler che va a dormire nel letto con Grunbaum e la moglie che gli canta una ninna nanna oppure quando Grunbaum s'affaccia da una finestra della Cancelleria e chiama la moglie ed i figli, lei si volta e chiama il marito Adolf!! Adolf(vero nome di Grunbaum)!! ed il popolo tedesco inizia a sventolare bandierine con la svastica ed urlare Adolf non rendendosi conto che non è Hitler!
Non è facile far ridere sul nazismo e su 1 uomo che ha ucciso migliaia di persone e neanche questo film c'è riuscito ma almeno c'ha provato..