Un film che mi ha coinvolto ed emozionato.
Due mondi (quello degli artisti e quello della campagna) che si incontrano e confrontano, dando vita a momenti di riflessione, ma anche divertenti (bella la scena al vernissage in cui lo stesso pittore sfotte il critico snob con argomenti prestati all'amico giardiniere).
Un film sull'amicizia, toccante e poetico.
Confermo l'opinione del recensore, un bel tuffo nel passato della settima arte, qui pare di assistere ad un film di Rohmer ma in questo caso invece delle donne (sempre protagoniste e "scandagliate" nel profondo dal Maestro della nouvelle vogue) si ha la storia di un rapporto di amicizia ritrovata tra due uomini ex-compagni di scuola. Darroussin l'avevo già apprezzato in un film molto più easy (Il viaggio di Jeanne) mentre Auteil è sempre una garanzia ormai specializzato nei ruoli di personaggio di successo, problematico, un po' nevrotico e sempre alla ricerca di "certezze" per la propria esistenza. Un bel messaggio insomma che mette in risalto la natura, contrapposta alla frenesia delle città, come posto ideale per una crescita dell'animo cullato dalla quotidianità e dallo scorrere delle stagioni. Voto 9
Questo film è il tipico film francese, dove si entra pian piano nella psicologia dei personaggi e pian piano si arriva al messaggio ed al cuore del film. E' bello ricordare che la vita non è solo quella delle metropoli caotiche ed inquinate, e che c'è ancora chi gode della vita e del lavoro all'aria aperta.