Vi è mai capitato di fare un incubo orrendo, credere di svegliarvi, e rendervi conto che invece siete ancora nell'incubo e avere paura di restarci per sempre. Avete presente quella sensazine di paura e impotenza, quella mancanza di spazi, la sensazione di essere in gabbia. Bhè se è questo che volete provare: questo 1408 vi farà provare. Un film che definire horror è riduttivo, ne demoni ne mostri ne fantasmi, ma come dice L.Jackson "il male". La stanza 1408 è una specie di anticamera dell'inferno dove le proprie paure, e quelle di chi c'è stato si animano e posseggono chi le sfida. E' una lotta all'ultimo sangue fra Mike Enslin - al secolo John Cusack - e il male che dimora nella 1408, un male che irride, mortifica, illude il protagonista, distruggendolo a livello psicologico lasciandolo in ginocchio quasi impotente di fronte al nulla che lo circonda. Già il nulla, perchè quando si entra nella 1408 non si è più a New york, non si è più in albergo, non si è più sulla terra, ma in un universo parallelo dove ci sei tu, tutto il dolore e le paure che hai in valigia, e la bruciante vista delle quotidiane angoscie che "albergano" - mai termine fu più azzeccato - l'animo umano. Tu, loro e il numma intorno. Non mostri e fantasmi quindi, ma lutti, tradimenti, sogni infranti che straziano l'anima del protagonista e di chi dalla poltrona segue col fiato sospeso l'evolversi degli eventi. E ad ogni minuto la rabbia cresce di pari passo con una sensazione di claustfobica impotenza che non ti abbandona mai. E ad un ceto punto vorresti andare li e farla a pezzi tu quella stanza. Un film emozionante, basato su paure reali, ma che più che lasciarti andare a casa osservando con timore le ombre della notte ti fa vivere 104 minuti di stimolante tensione. Uno di quei rari casi in cui da un libro si riesce a fare un buon film.
Non sono un esperto di Horror il genere non mi piace molto, però direi che questo film è incredibile se si riesce ad entrare nel personaggio ci si sente pazzi.... da vedere assolutamente!! Cusack bravissimo.
Stanza 1408, ovvero come uno spettatore può rischiare un infarto o un collasso cardiocircolatorio !
Film molto ben costruito, mai scontato, con continui colpi di scena che incollano lo spettatore alla poltrona, facendolo soffrire assieme al protagonista, un bravo John Cusack. Tratto da un libro del re Stephen King, il film riesce a spaventare e scuotere gli animi, complice una buona sceneggiatura, un’ ottima regia e due ottimi protagonisti.
Il protagonista, scrittore specializzato in fenomeni paranormali, scettico a qualsiasi affermazione di luogo infestato da presenze di qualunque tipo, si arma con tutti gli strumenti, da lampade UV a telecamere IR e molti altri, e decide di entrare (non così facilmente) nella tanto “spettrale” stanza 1408 del Dolphin Hotel di N.Y.
Dopo poco l’ingresso dello scrittore la stanza prende “vita” e il film inizia la sua folle corsa verso le paure interiori ed esteriori, verso ricordi, sia del protagonista che della stanza stessa, senza lasciare al protagonista e allo spettatore un minimo di speranza, un attimo di relax per riprendersi, e tutto come se si vivesse in una grande bolla riempita di ansia e paure. E chissà se alla fine vinciamo noi o la stanza……
Film da vedere se non si è troppo deboli di cuore !
l’idea di fare un film in una stanza misteriosa è buona, ma il problema è che alla fine bisogna far capire perchè succedono tutte quelle cose e magari evitare di risolvere tutto con un sogno del protagonista (come sembrava poco dopo la metà del film)...come film è più un horror claustrofobico che un thriller dato che il mistero della 1408 rimane inspiegabile e, dopo che lo scrittore viene salvato dai pompieri, non c’è neanche un dialogo con il proprietario dell’albergo che magari avrebbe potuto svelare i particolari di tutte quelle allucinazioni (ci sarà pure una spiegazione alla neve, all’allagamento, al sangue che esce dal muro e a tutto il resto)...per esempio in “shining” jack torrance impazzisce dopo diverso tempo per la solitudine e la desolazione dell’overlook hotel mentre in 1408 il protagonista appena entrato nella stanza già inizia a vedere cose strane e a questo bisogna dare una spiegazione...non capisco come certe persone abbiano lasciato 10 a questo film
Il + bel film tratto da 1 racconto di stephen king, ovviamente dopo il capolavoro del maestro kubrick, e cioè shining... non avevo una buona opinione dell'attore cusack, però ho dovuto ricredermi, nessun'altro avrebbe reso al meglio un personaggio del genere... film bello e avvincente, da vedere e rivedere. un ultimo consiglio, non entrate nella camera 1408............