In totale accordo con Massimo, oltre alla super recitazione di Albanese ben poco altro da segnalare. Una famiglia che fa la bella vita, con il padre dirigente, barche, casa di lusso, che improvvisamente si ritrova senza lavoro e senza (inspiegabilmente) un soldo da parte. E fa di tutto, ma proprio di tutto, per restare a galla, soprattutto grazie alle fatiche della moglie, laureatasi in età adulta. Dopo 2 ore di noia mia spettavo almeno un bel finale. Niente di tutto questo.
Ordinaria amministrazione per questo film che fa vedere uno spaccato della nostra società dove c'e' angoscia per la ricerca e il mantenimento di un posto di lavoro e l'altrettanta angoscia di perdere tutto: soldi, beni, affetti. Probabilmente il ceto sociale della coppia del film non aiuta molto lo spettatore (medio) che fa fatica a ritrovarsi con due persone che improvvisamente capiscono che 4000€ al mese sono un po' troppi come spese. E sembra altrettanto fuori dalla realtà il fatto che lei molli tutto a 40anni per laurearsi e che lui ad un certo momento va a fare pure il pony-express per trovare un impiego che lo "gratifichi". Se non fosse per la prova di un immenso (secondo me ) Antonio Albanese il film sarebbe piatto,lento, con pochi lampi e con un finale un po' tirato via (dopo quasi 2 ore di film, direi che è una pecca) ; invece, secondo me, merita almeno la sufficienza per l'interpretazione di questo bravissimo attore.