Regia, sceneggiatura, attori, una bella storia, e particolare..ma manca qualcosa che altri film mi hanno trasmesso. Si nota la mano di un regista bravo ed esperto come Coppola, ma forse la storia troppo complicata, spesso non troppo chiara e non così facile da seguire l'han fatta da padrone. Andrebbe rivisto e sicuramente verrebbe riapprezzato.
Credo sia un capolavoro ,del buon Francis Ford Coppola,solo parzialmente mancato...bisogna infatti rendergli conto della difficoltà concreta che c'era nell'esprimere grandi tematiche sull'esistenzialismo. Dopo un'assenza prolungata da regista per mancanza di motivi forti,finalmente ispirato, ha dato tutto quello che poteva (anche economicamente) per trasporre il tutto su pellicola..l'impegno però profuso allo stato puro è direttamente proporzionale alla difficoltà di comprensione...
Quest'opera tanto cinematografica quanto filosofica non è fruibile da tutti...e nonostante sia difficile seguirla per l'intera sua durata...è sicuramente degna di apprezzamento per intensità e volontà.
Il film che appare quasi un'epopea contemplativa sul dualismo bene-male...è sicuramente interessante per alcuni temi come la metempsicosi e il doppio d'identità. Poco efficace ma affascinante l'intrapendenza mostrata nel raggiungimento del protolinguaggio..finalità alla quale il regista ci guida...
Forviante il titolo italiano...riadattato in maniera molto approssimata e superficiale..la traduzione fedele all'originale "Youth without youth" ovvero "Giovinezza senza giovinezza" sarebbe sicuramente stata più significativa e esaustiva sul vero messaggio del regista. Da notare sicuramente per il valore aggiuntivo che il regista dona al suo modesto impianto stilistico è l'interpetrazione di Tim Roth ( Four Roums, Le iene)...ancora una volta magistrale : ottima scelta.
Il film nè eccede nè eccelle,poco male: da vedere.
Nota dal film : "Bene e male perdono il loro significato.. e in assoluto...l'essere finisce per coincidere col non essere"
Ho scelto di vedere questo film perchè il primo dopo 10 anni di astinenza da parte di F.F.Coppola dalla regia. Tra il cast figura Tim Roth (Le iene) , bravissimo , ma il film perde in tempi morti . Peccato, perchè vale sicuramente. Penso non basti una sola visione per capirlo appieno.
Ho appena finito di vedere questo bellissimo film. Sono ancora basito sulla quantità di messaggi che il grande Copola ha espresso in questo lungometraggio. E' un percorso di emozioni che mi ha incollato alla visione. Non aggiungerei altro se non il consiglio di vederlo.
E' un film incantevole, che non vuol dare una risposta al "significato" della vita ma,semmai, a quello della morte. e' "strano", alle volte non condivisibile, ma è un capolavoro. mi ha ricordato il libro "la trilogia della citta di k", della scrittrice ungherese (est europea...) agata karpof (o kirpof o korpof????). coppola è semplicemente magistrale nel riuscire a raccontare di sè e del rapporto con l'arte cinematografica attraverso una fiaba tragica. 10+++... e scusate se è poco (lo so, sono uno facile all'entusiasmo, ma quando un film, a suo modo, ti sorprende, merita un bel 10!
a proposito: i filmsss non sono "la vita"....