Non posso che dire che è il più bel film di animazione che abbiano mai fatto.Una bella storia con un personaggio che fa innamorare.
Alla fine mi sono chiesto perchè non è stato fatto un secondo film,ma forse solo perchè era difficile arrivare allo stesso livello.
Consigliato veramente a tutti
Dal 1995 la Pixar Animation Studios ci ha abituati ad uno stile un po’ diverso da quello che aveva caratterizzato la produzione Disney degli anni precedenti; con l’unione delle due case di produzione è venuta a crearsi una fusione perfetta che mira al mantenimento della tenuta classica dei cartoni animati Disney “vecchio stampo” con l’aggiunta di qualcosa di nuovo: l’effervescenza della Pixar.
Dialoghi brillanti, personaggi coloriti, ambientazioni suggestive, musiche trascinanti e una grafica stupefacente. E’ la ricetta perfetta che la famosa casa di produzione americana (nata inizialmente come una divisione della “ LucasFilm” di George Lucas) utilizza da anni per affascinare i più piccoli ma adesso anche i grandi. In “Ratatouille”, nome di una famosa ricetta di cucina (insalata di verdure), l’unione tra immagine e comicità consolida un’armonia che era già stata affermata con “Toy story”, “A bug’s life”, “Monsters & Co.” Dall’esilarante sceneggiatura di Brad Bird, che è anche il regista, scritta insieme a Jan Pinkava, la Pixar ne ha cavato un memorabile film di animazione che punta più degli altri sulla riflessione; forse proprio per questo piace di più agli adulti che ai bambini. Nel mostrare la figura del vecchio critico culinario Anton Ego, bisogna ammettere che l’etica di questo film va al di là dei semplici messaggi morali dei comuni film di animazione.
E’ una “favola” di magica eleganza, di una leggerezza fluida e svagata, di un umorismo sottile e intelligente, sempre divertente e coinvolgente, con una Parigi eccellentemente disegnata dalla grafica digitale. Qui, a differenza degli altri cartoni della Disney, la grafica degli umani, fattore che in precedenza aveva un po’ penalizzato i film di animazione Disney-Pixar, è più attendibile, più realistica; anche l’apparato psicologico sembra più definito, sempre attento ad evitare gli schematismi del sentimentalismo e proprio per questo più sincero e più efficace. A chi lo considera un semplice film per ragazzi gli si potrebbe citare la scena in cui Ego, critico severissimo e rigido nella sua fermezza di carattere, assaggiando la Ratatouille sfocia in un dolce ricordo infantile in cui la madre lo coccola con la sua cucina: un momento di grande cinema che suscita rimembranze letterarie come Proust e il suo “Alla ricerca del tempo perduto”. E’, insieme a "Wall-E", il film di animazione più “film” di tutti. Nella classifica Pixar occupa sicuramente uno dei primi posti. E non è facile.
Arrivo in ritardo,ma non posso che commentare "bellissimo" questo film.Direi semplicemente perfetto,l'unica pecca è che non hanno fatto un seguito,anche se sarebbe difficile farne un altro a questo livello.
Storia per bambini (e non solo) che gira intorno allo slogan: "Chiunque può cucinare!". Un topo in cucina (forse un po' banale) è il protagonista di una favola godibile, leggera, divertente che riesce anche a sottolineare l'assurdità della cucina moderna (prodotti surgelati vs formaggio). Giustamente "Ratatouille" tratta, anche, i soliti temi disney: amicizia, fiducia, amore; rendendo così il film anche "educativo".