In questo ruolo drammatico Sandler rivela la sua completezza di attore. Bello il tema del film e la colonna sonora. Qualche pecca nel doppiaggio e nell'interpretazione un po' appannata della Tyler...la preferivo in Armageddon
Perdere la famiglia nell'attentato dell'11 settembre e ritrovarsi a cadenzare la propria vita sulle canzoni degli Who (come quella del titolo) o di Bruce Springsteen: questa è la sorte toccata a un ex dentista newyorkese che faticosamente riesce a elaborare (come si dice, con espressione maligna) il suo lutto, appoggiandosi sulla buona volontà e la positività di un suo vecchio compagno di università, dentista anche lui, nero, affermato e insoddisfatto.
New York tranquilla e rarefatta è sullo sfondo di una storia dolce e malinconica, ma non sdolcinata o lacrimevole. L'azione terroristica è evocata solo raramente e con espressioni più allusive che recriminatorie, più poetiche che drammatiche.
Adam Sandler dimostra questa volta di saper recitare con grande efficacia, aiutato sì dalla caratterizzazione di una persona disturbata, ma lasciando correrere emozioni e risentimenti, lucide cattiverie e toccanti nuovi interessi.
Metafora quindi di un cambiamento epocale, siamo testimoni di cambiamenti interiori, alcuni ammessi, altri ricercati più inconsapevolmente che altro. Riflessione non banale su un dramma planetario che diventa intimo, borghese, come quell'appartamento in perenne memoria e ristrutturazione, mentre i mostri della storia vengono affrontati e abbattuti nel grande videogame della consolazione.
Determinante mi sembra, al superamento e alla comprensione, così come alla civile riuscita dei conflitti, la piena consapevolezza della realtà come la impossibilità del ritorno. Tutto raccontato con equilibrio e misura, perfettamente riassunto nella breve apparizione di un superlativo Donald Sutherland, giudice e angelo.
Un film d'introspezione e di dolore molto profondo, di un'amicizia così importante da minare il matrimonio stesso dell'amico di college.
Toccante, malinconico, pregno di dolore.
Un Adam Sandler superbo in una parte drammatica.
Da vedere.
Mi dispiace ma dissento dalle altre opinioni, il film non è proprio niente di speciale! A parte il tema un poò ricattatorio e delicato della perdita dei familiari l'11 settembre, il resto è noioso. bisogna abbassare la media!
Bravissimi tutti gli attori ed in particolare Adam Sandler.
Un film meraviglioso che vincerà sicuramente tutti gli Oscar, divertente, toccante e struggente...
Al termine del film in lacrime andrete ad abbracciare le persone a voi più care e ve le terrete strette per un bel pò....