Ottimo remake ke è senza dubbio all'altezza dell' originale.Rob zombie riesce finalmente a creare qualcs di nuovo all'interno di questa saga.Forse nn è elegante cm il primo ma riesce a interessare fino alla fine lo spettatore soprattutto perkè viene spiegato da dv nasce la furia omicida del famigerato michael myers.Magari era meglio ridurre le volgarità del film e cercare di immettere nuovi personaggi e cambiare gli omicidi.Nonostante ciò Zombie riesce a dirigere cn cura e maestria questo remake.
Uno dei remake più stratosferici che abbia mai visto. Finalmente glieli vedi gli occhi, a Michael! Infatti mi sono sbrodolata... ma non parliamo di questo. Il film è paura e violenza pura ed è quasi allo stesso livello dell'originale. Complimenti al cuoco Rob Zombie per questo film che non dimenticherò mai!
Nel titolo c'è la parola "beginning", quindi si parla di un antefatto. Chi non vuole sapere particolari sulla trama di Halloween o sul protagonista non continui a leggere, ma devo fare delle precisazioni. Micheal Myers è uno psicopatico killer che compare il giorno di halloween per uccidere chiunque si trovi sua strada come ha fatto con la sua stessa famiglia (madre e sorellina escluse). Caratteristiche: un coltello da cucina, una maschera bianca con un viso assolutamente inespressivo, e l'assoluto silenzio (Michael non parla da più di 15 anni). Orbene, fin qui potrebbe essere considerato un pazzo come tanti ma il fatto è che Micheal è l'incarnazione dell'idea di "male" e come tale non muore mai. Inarrestabile e insaziabile torna e ritorna sempre, è questo la componente "horror" della serie di halloween: l'uccisore immortale che viene a mietere vittime solo per il piacere di uccidere. Questa è la bellezza della serie, l'assassino arriva, la vittima muore, tutti cercano di fermarlo ma lui ritornerà. perfetto nella sua semplicità: una trama che funzionerà sempre. Ora veniamo al film in questione: mi è piaciuto su alcuni aspetti. La storia di Mayers è stata immaginata da tutti i fans della serie e faceva parte del bello della trama, questo Michael da bambino è fin troppo "angelico" per come l'avevo immaginato (ma questa è una mia idea: credo che sia stata una scelta voluta), altra cosa, una "forza" del personaggio era il fatto che, nonostante la sua corporatura normale, riuscisse a sopraffare tutti, (qui è un gigante) di sicuro effetto come "mostro" ma per me eccessivo. Ultimo: per me Michael non ha mai parlato neanche da bambino,un uccisore silente da sempre (altra mia idea). Concludendo: la mia recensione forse non è totalmente obbiettiva, e il film in questione non è poi cosi male, ma Micheal Mayers è un mito come Freddy Krueger o Jason Voorhees o Leatherface.
Assolutamente innegabile che dal punto di vista tecnico Rob Zombie abbia realizzato un buon lavoro dimostrando di essere un regista di assoluta garanzia per quel che riguarda questo genere. Una buona regia con una buona dose di tensione ad alcune scene decisamente pregevoli regala allo spettatore degli spunti decisamente interessanti.Il problema arriva al momento dell'inesorabile paragone con il primo halloween del 1978, dato che se la scelta di Zombie (dal mio punto di vista discutibile)di regalare al pubblico nella fase prequel le motivazione dello stato psicologico di Michael e far traspirare le emozioni del personaggio nella fase finale del film tolga del tutto quel fascino e quella mitizzazione demoniaca del personaggio Myers che aveva caratterizzato il primo film (che delusione sentir parlare Michael era proprio il fatto di non averlo mai sentito dire una parola che lo rendeva un mito).In conclusione il film nel suo essere è sicuramente buono con quelche storcitura di naso da parte dei fans più accaniti del primo Halloween del 1978.