ognuno avrà i suoi gusti, ma io non vedevo l'ora che finisse: di una lentezza disarmante, montaggio da far venire mal di testa, cambi di scena e di tempo continui per costruire una vicenda che di per sè sarebbe semplice e anche interessante, invece risulta incomprensibilmente cervellotica, artefatta e soprattutto lenta e ripetitiva; ho finito per odiarla. quindi un film perfettamente non riuscito, per me
Premetto di non amare affatto i cosiddetti "polpettoni", ma avendo molto apprezzato il precedente film del regista (Orgoglio e Pregiudizio, sempre con la Knightley) non ho potuto non dare un'occhiata anche a questa sua seconda fatica cinematografica. Nel complesso direi che è un lavoro più che discreto, ma questa mia affermazione non è da considerarsi un complimento: data l'abilità dei personaggi coinvolti nel progetto era lecito aspettarsi ben di più! I primi 45 minuti sono davvero molto buoni, sia narrativamente che per scelte registiche. A Wright basta poco per comunicare moltissimo: un gesto, uno sguardo, una particolare inquadratura esprimono più di mille parole, per cui possiamo facilmente capire gli stati d'animo dei personaggi, riuscendo ad entrare perfettamente nella storia. A rovinare tutto provvede purtroppo la parte successiva, la quale, pur offrendo una delle scene più spettacolari del film (mi riferisco al lungo piano sequenza che mostra l'arrivo di Robbie e compagni sulla spiaggia), è di una banalità incredibile: lui soldato in guerra e lei crocerossina che si scambiano lettere e pensieri d'amore, il tutto raccontato in modo da apparire ancora più melenso, retorico e noioso di quanto sia già di per sé. La storia riprende però quota con la ricomparsa in scena di Briony, ormai diciottenne e a sua volta infermiera: gli eventi tornano ad essere interessanti e ben narrati, e si lasciano seguire tutti d'un fiato fino all'ottimo finale, in cui il senso del titolo viene spiegato per bene. Insomma, un film riuscito per due terzi, rovinato da una parte centrale davvero sottotono. Gli amanti del genere e quelli interessati più che altro alla storia d'amore lacrimevole probabilmente riusciranno ad apprezzarlo comunque, gli altri un po' meno.
'Espiazione' è un film discreto, particolarmente riuscito soprattutto per i costumi, la fotografia, la splendida colonna sonora e la convincente regia, decisa e sicura. La sceneggiatura mi è parsa invece poco incisiva, provocando dei buchi narrativi in particolar modo nella parte centrale del film, senza dubbio la più noiosa e meno riuscita. Le interpretazioni risultano di maniera e i personaggi poco approfonditi. Anche se forse un maggior dettaglio introspettivo avrebbe rischiato di rallentare ancor più il ritmo della pellicola. Nel complesso, un film apprezzabile, discreto, sostanzialmente riuscito. Con qualche pecca, è vero, ma non tale da inficiarne la sufficienza.