Quando mi sono alzato dalla sedia alla fine della proiezione mo è venuto spontaneo dirmi: "proprio un bel film". Parte un po' con fatica, ma poi ti prende, perchè presenta storie vere, banali, i piccoli drammi della vita di tutti i giorni che possono portare a grandi drammi. Un'umanità che vive la normalità, che è fatta di piccole cose nel bene come nel male. Questa è la grande lezione del film. Certo c'è l'aspetto del "giallo": chi è l'assassino? E a me ha tenuto sempre desto il cercare di capire chi. Ogni volta che ne pensavi uno c'erano argomenti per dire sì e no. Come nella vita quotidiana. E anche il commissario non è un mostro di intelligenza, ma uno come tutti che prova, pensa, sbaglia, si corregge.
Proprio bello.
Mi aspettavo che i giudizi sarebbero stati molto discordanti: alla fine del film sono rimasto anch’io spiazzato, ma continuando a rimuginarci sopra per tutta una notte sono venuto a capo del “nodo della trama”. Qualche cinefilo o giallofilo più smaliziato ci sarà arrivato prima di me, ma è naturale che qualcun altro non abbia avuto e non avrà l’occasione e lo spunto per rifletterci. Non si può anticipare nulla per rispetto di coloro che non l’hanno ancora visto, ma questi andrebbero per lo meno avvertiti che il film ha sì la struttura portante di un semplice poliziesco ma nasconde molto di più, e che il soggetto è molto più profondo e presenta molti più temi di quanto può apparire a uno spettatore distratto. Una volta capitone il senso l’unico difetto che si potrebbe trovare è appunto l’eccessiva complessità di decifrazione; ma in realtà è proprio questo l’aspetto più intrigante e originale: una sceneggiatura che lascia sottinteso ciò che tutti i personaggi lasciano sottinteso, e svela le sue forme perfette solo a chi vuole partecipare attivamente all’osservazione. In poche parole: bello un film che costringe a ragionare. E bello è il giallo che è ti avvince tanto la prima volta che lo vedi quanto la seconda.
Merita veramente questo film. Non capisco la diffidenza o il disprezzo addirittura nei confronti de "ragazza del lago". Non è molto impegnativo richiede solo attenzione quando si scava nella vita e nella mente dei personaggi. E poi che luoghi meravigliosi...Per non parlare di Anna! Unica nota dolente la musica che non sempre è adeguata.
Magnifico poliziotto quel toni servillo,stupendo lago servito da una bella fotografia,ma poco credibile la trama non tanto per questo giallo che gira attorno a porsonaggi azzeccati,ma quello che non torna a mio parere rimane l'onnipresente tv... ma dove sono i vari telegiornali,inghieste e sbatti il mostro in 1 pagina che vediamo ogni giorno nella realta?