Credo sia un pò sciocco guardare un film che vuole mostrare le immagini di un album che posso definire quasi monco senza il film!! Non so se vi sia mai capitato di ascoltare the Wall e pensare che in fondo mancasse qualcosa, come se fosse già la colonna sonora di un film che doveva ancora essere girato.
Ritengo il film il perfetto completamento dell'album e dei temi che vuole trattare... non è la storia di Pink, Pink in sè rappresenta tutte le tematiche del disco ed da esse che il personaggio prende forma, non viceversa! solo apparentemente le vicende del film appaiono sconnesse, tutto in realtà si articola magistralmente tra immagini e suoni.
certo il voto di elisa da foligno mi delude molto, e mi scusera se lo definisco un po superficiale. viene elencato come un film, ma piu che altro si puo definire come un rock movie, the wall è a dir poco un'opera monumentale dal punto di vista artisctico ma anche psicologico ed è uno dei pochi concept album ad affrontare un argomento come l'isolamento in maniera così esauriente definendo le cause (padre assente, madre oppressiva, insegnanti bachettoni ed emarginazione), agli effetti (rabbia, odio e razzismo, antisemitismo) in maniera poliedrica segnandone tutte le tappe evolutive nel comportamento umano mediante le varie canzoni. io lo ho studiato e prima di prendermi le traduzioni me lo sono tradotto da solo, ha alle spalle non la banalità delle canzoni d'amore italiane ma una vera e propria branca della psicologia. un percorso umano dall'infanzia fino alla maturità con il processo finale, l'assoluzione dell'essere umano e una soluzione all'isolamento, la capacità del dare al prossimo, del senso dell'amore, del sacrificio espresso nell'ultima canzone quasi sussurrata da waters (dopo il famoso processo della propria coscienza), non si puo dare 5 a un film cosi! un dieci è d'obbligo, anche se non piace potrebbe essere un modo nuovo di rappresentazione per una tesi di laurea in psicologia che magari non avrebbe fruttato un 110 per i contenuti ma per il connubio tra arte visiva, musicale, poetica e scienza del pensiero. la musica è soggettiva si sa, si puo dare cinque a the wall e magari a 10 a bonjovi, ma a volte occorre capire per bene un minimo la scala dei valori delle cose esaminando non solo il motivetto, ma guardando a fondo l amusica. specie per un gruppo per trent'anni sulla scena con capolavori innovativi (e nella storia del rock) e un'altro che da 10 fa album uno uguale all'altro.
Certo è che gli appassionati dei Pink Floyd lo apprezzeranno particolarmente, su tutto domina la colonna sonora, nonostante Geldof sia eccezionale. Se si parte con lo spirito giusto e ci si lascia coinvolgere il risultato è garantito.
Ma scusa Andrea da Mazzo, ti piace o no?
Più che film è un musical tratto da quella pietra miliare che è The Wall dei leggendari Pink Floyd...chiunque sia alla ricerca di una storiella sensata con il classico lieto fine, oppure del musical leggero e "plastificato" alla Dreamgirls ebbene giri alla larga da The Wall, la visione onirica del sound dei Pink Floyd egregiamente travasato in forma visiva da un grande Alan Parker, come dimenticarci della marcia dei "martelli" sulle note di Another Brick In The Wall oppure del regime dittatoriale che semina morte e terrore sulle note di In The Flesh/Run Like Hell/Waiting for the Worms a richiamare la volontà dell'uomo di non "essere solo un altro mattone di un muro" ma di avere, invece, una volontà propria da non sottomettere a nessuna forma di ideologia o sistema.
Grande musical, il mio voto è un 8 solamente perchè devo tener conto di Jesus Christ Superstar e The Blues Brothers ovvero il top del top del genere...tuttavia è una visione il cui binomio suono/immagine raggiunge in determinate circostanze la concezione di pura arte!!