secondo me questo film é bello,
molto bello adoro gli avvenimenti e le sorpattutto le sorprese nel corso della storia,
per non parlare della fine sorprendente bella davvero bello questo film!!!!!
L'ermetico titolo originale (Prey) arriva accompagnato da un chiarificatore, ma non troppo, La caccia è aperta. I fatti, all'osso. La famiglia Newman è in Sudafrica al seguito di papà ingegnere Tom (l'incartapecorito Peter Weller di Robocop) che lavora a una diga. Il capofamiglia affida all'esperta guida Brian, per una gita nella riserva di caccia, la giovane moglie bis Amy (Bridget Moynahan) e i due asfissianti figli di primo letto, la quattordicenne ribelle Jessica e il piccolo David. Al ragazzino scappa un bisogno urgente (mai lasciare a casa il vasino!), scende dalla jeep con l'autista e si piazza dietro una siepe. Ma ecco spuntare una leonessa, il bambino riesce a rifugiarsi nella macchina accanto a matrigna e sorella, non così Brian, subito sbranato. I leoni accorrono a frotte, le chiavi dell'auto sono cadute lontano, i cellulari non prendono. Che notte quella notte. Un'operina girata con due dollari e nessuno spreco di fantasia; la scintilla dell'emozione resta spenta, nonostante le unghiate assassine dei protagonisti a quattro zampe e le ripetute urla di terrore dei tre insopportabili morituri.
Un film che potenzialmente sarebbe potuto essere un bel film, però il regista/sceneggiatore/autore ha cercato di farlo filare come tutti si aspettavano, ne risulta un film prevedibile, privo di sensazioni emozionanti. Ecco cosa avrei cambiato: quando arrivano i bracconieri, invece di non servire quasi a nulla nel film, avrebbero dovuto tentare di abusare di una delle due donne, ma proprio mentre stavano per compiere l'orrida azione, il piccolo fratellino riesce a raccogliere insieme al coraggio il machete dei bracconieri stessi che con un fendente riesce a ferire uno dei due che, sanguinando e urlando provoca l'attacco della leonessa, che però invece di azzannare il ferito, azzanna la gamba del piccolo Peter, ma prima del morso di grazia alla gola del malcapitato la matrigna con un gesto disperato cava un occhio alla leonessa che accecata dalla rabbia, e dal colpo ricevuto, finisce per azzanare mortalmente la povera Bridget che negli ultimi agonizzanti e frenetici secondi della sua vita intima ai due ragazzi di fuggire nell'auto, poi dopo due giorni di attacchi infruttuosi da parte dei leoni, il padre riesce a trovare l'auto della paura, ma muore, ucciso da un colpo di fucile del bracconiere sfuggito al machete del figlio (che aveva deciso precedentemente di graziarlo), mentre urlava straziato dal dolore per la perdita della compagna (riconoscibile solo dall'unico lembo di viso sfuggito allo sciacallaggio delle iene). Poi svanisce l'immagine e si riapre sull'elicottero dei rangers che trovano finalmente l'automobile dove dentro giacciono ormai senza vita i corpi dei due ragazzi, e poi finisce il film.
Un film che potenzialmente sarebbe potuto essere un bel film, però il regista/sceneggiatore/autore ha cercato di farlo filare come tutti si aspettavano, ne risulta un film prevedibile, privo di sensazioni emozionanti. Ecco cosa avrei cambiato: quando arrivano i bracconieri, invece di non servire quasi a nulla nel film, avrebbero dovuto tentare di abusare di una delle due donne, ma proprio mentre stavano per compiere l'orrida azione, il piccolo fratellino riesce a raccogliere insieme al coraggio il machete dei bracconieri stessi che con un fendente riesce a ferire uno dei due che, sanguinando e urlando provoca l'attacco della leonessa, che però invece di azzannare il ferito, azzanna la gamba del piccolo Peter, ma prima del morso di grazia alla gola del malcapitato la matrigna con un gesto disperato cava un occhio alla leonessa che accecata dalla rabbia, e dal colpo ricevuto, finisce per azzanare mortalmente la povera Bridget che negli ultimi agonizzanti e frenetici secondi della sua vita intima ai due ragazzi di fuggire nell'auto....poi dopo due giorni di attacchi infruttuosi da parte dei leoni, il padre riesce a trovare l'auto della paura, ma muore, ucciso da un colpo di fucile del bracconiere sfuggito al machete del figlio (che aveva deciso precedentemente di graziarlo), mentre urlava straziato dal dolore per la perdita della compagna (riconoscibile solo dall'unico lembo di viso sfuggito allo sciacallaggio delle iene). Poi svanisce l'immagine e si riapre sull'elicottero dei rangers che trovano finalmente l'automobile dove dentro giacciono ormai senza vita i corpi dei due ragazzi, e poi finisce il film. Capolavoro vero?
Non ci si poteva certo aspettare una pellicola migliore con una trama simile. A proposito, più che il "Rambo" della situazione, il padre della famigliola in viaggio sembrava "Fantozzi alla riscossa". Detto questo, sembrava di guardare Geo & Geo.