Ho rivisto questo film oggi, dopo quasi 10 anni dalla sua uscita nelle sale. L'ho rivisto a casa in dvd, con calma e con tutti i commenti extra e gli special che il dvd contiene. E' indiscutibilmente un film immenso. Arte allo stato più alto, allo stato puro . Ed è tra i pochissimi che ricorderemo nella nostra produzione cinematografica di questi ultimi 20 anni . Lontanissimo dalle banalità di un Moretti o di qualche altro "mostro sacro" di questo periodo "di vuoto e di nulla" in cui naviga il nostro defunto cinema.
I tempi di questo film sono quelli del tempo reale, fuori dalle sciocchezze di consumo hollywoodiane o della pubblicità che vorrebbe farsi arte ma è solo spazzatura. Ho visto Avatar film interessante e tecnologicamente diverso, sicuramente avanzato, ma cos'è in confronto a questo? nulla, spazzatura...
Avatar tra 20 anni farà sbadigliare o sorridere, questo farà ancora riflettere, commuovere e anche piangere. Questo è il cinema dove (come ad esempio il film "Il gladiatore") i sentimenti dell'uomo, reali, palpabili, emergono e oltrepassano il tempo. Oltrepassano l'ideologia e la visione del mondo del periodo in cui fu prodotto. Guardate i film di 50 o di 80 anni fa e capirete quali sono oltre il tempo e quali sono figli del periodo in cui furono fatti ed oggi sembrano lontani e noiosi (salvo che non si desideri un tuffo in quegli anni). Il Mestiere delle armi è anche recitato splendidamente, niente di più lontano delle caricature dei nostri attori italiani attuali sempre enfatici, isterici e sopra le righe, con una recitazione che fa pena (fasulla come una moneta di plastica). La recitazione di scuola anglosassone,misurata, splendida e perfetta ci fa rimpiangere i nostri giganti degli anni '40,'50,'60,'70 che purtroppo se ne sono andati negli anni '80. Ebbene questo film è sobrio, perfetto anche nella recitazione, forse i bulgari, diretti dal genio di Olmi ultimo tra i grandi del Cinema Italiano, sono molto più avanti dei nostri ? Strano e doloroso contrappasso per una scuola cimematografica che fu dopo la guerra prima nel mondo dopo la sua nascita da Cinecittà negli anni '30. Che Nostro Signore ci conservi Ermanno Olmi per molti lustri ancora prima che si cada nel buio più fitto.
Non ho parole per descrivere il film e ritengo che le più adatte siano quelle del grandissimo regista Ermanno Olmi:"Giovanni dalle Bande Nere era un figura considerata feroce alla sua epoca: spesso questo accade a causa della specificità di un mestiere, in questo caso quello delle armi, che si vuole crudele e spietato. Potrebbe essere indubbiamente il caso di Giovanni che però crescendo nel suo grado militare arriva a modificare e a far crescere anche i suoi valori umani, diventando un personaggio con un forte senso dell'onore, e non solo rispetto alla sua professione di soldato ma anche nei confronti della sua famiglia. Non è mai un eroe ambiguo, anzi è un vero eroe perché è grande. è un uomo che muore come è vissuto, affronta la morte allo stesso modo in cui affronta la guerra e nello stesso modo in cui comandava le sue truppe: non perché aveva il grado per farlo, ma perché ne aveva l'autorevolezza. Intuisce che con la morte non deve farsi grande, ma al contrario più piccolo, per essere alla pari. Non si può affrontare la morte con arroganza bisogna riuscire sempre a mostrare a se stessi e agli altri di sapere fare i conti da solo.
Io direi , sulle base delle critiche date , che l'atmosfera e la lentezza sono il più grande pregio di questo film affascinante .
Il non avere ritmo è una critica che fatico a comprendere dato che la lentezza non è assenza di ritmo ma è una scelta nell'andamento del film .
Il tipo di ritmo nel cinema è dato nel montaggio , ovvero nel susseguirsi e nella disposizione delle immagini , e qui non mi sembra che vi sia una mala disposizione anzi , arrivo a dire che questo è un grandissimo montaggio .
Per quanto riguarda il film invece , devo dire che è uno dei migliori che io abbia mai visto .
Per il linguaggio rigoroso , per il modo in cui viene vissuta la guerra , per la regia , per l'ambientazione...
Gli ultimi 30 minuti sono da almanaccare fra quelli più belli del cinema italiano .
Un lavoro certosino da parte di Olmi , che apprezzo e elogio .
La pignoleria del film può dare fastidio ma non si può rimanere impassibili davanti alla scena in cui viene amputata la gamba di Giovanni de Medici o all'incontro fortuito con l'amore di una notte .
Sono rimasta sconvolta dalla superficialità della maggior parte delle critiche a questo capolavoro del cinema italiano. Evidentemente non è un film per tutti. Delicato, lento, ricco d'atmosfera, paesaggi tristi e innevati che racchiudono tutto il dolore e la fatica di un mestiere terribile. Silenzi carichi di significato, volti antichi, riservati...come non apprezzarlo?
In un mondo in cui siamo costretti ad ingerire forzatamente spazzatura, finalmente qualcosa di bello che risolleva lo spirito.
A chi non l'ha apprezzato consiglio di avere la maturità di ammettere di non averlo capito (per mancanza di cultura). Se volete effetti speciali e combattimenti scoppiettanti andate a veder Iron Man, ma lasciate l'arte a chi la sa apprezzere.
questo film secondo me meritava forse un posto in un documentario di discovery channel, ma non certo in una sala cinematografica, un film lento e noioso, non riesce mai ad emozionare, tecnicamente pessimo,eccezion fatta per i costumi, quasi nessun accompagnamento musicale, irrealistici, quasi comici gli scontri,interpretazioni appena decenti, i dialoghi a stampo medievale nn bastano a dare un minimo di fascino al film. Se sulla nostra storia siamo capaci solo di fare film del genere, allora lasciamoli fare agli altri.