Sono rimasto positivamente sorpreso nella visione di questo film. Senza effetti speciale ma con una ripresa quasi stile amatoriale, con immagini fredde, si racconta la follia, la solitudine che porta alla follia. Tutto e' distorto, crudo, privo di fronzoli, ci si spaventa, grazie all'atmosfera creata dal regista, anche nel sbirciare fra gli alberi degli uomini dentro una stalla. Inquietante.
Piccolo film di grande spessore. Finalmente un thriller europeo all'altezza dopo il discreto"alta tenione". La solita vicenda del ragazzo sequestrato in un bosco in puro stile "misery", ha uno stile tutto suo: per una volta pochissime efferatezze e tanta atmosfera, grazie all'ottima fotografia e alla schizofrenia dilagante dei personaggi. Lasciare perdere i vari non aprite quella porta e colline...è questo piccolo cult il film da non perdere
Intanto, complimenti a Dario che è riuscito nel suo "commento" (??!!) a spiegare (male aggiungerei) lo svolgimento del film...D'altra parte i gusti non si discutono.
Per quanto riguarda il film, a me è piaciuto, trovando finalmente un thriller-horror che non sia la solita americanata. Ansia, senso di fastidio, è questo ciò che il film trasmette, senza il bisogno di esagerare con le immagini splatter...No niente splatter in questo film ma solo la messa in onda della solitudine e di cio che essa riesce a creare. Merita una visione ed un commento, buono o male che sia.
Nei primi 40 minuti del film non succede praticamente nulla e ci si annoia quasi, i restanti 45 minuti succede quello che non ti aspetti, o meglio quello che non vorresti vedere: scene violente, inquietanti e disturbanti. Meno male dura poco piu di 80 minuti.
Senza rivelare nulla riassumo il film in due parti. I primi 40 minuti non succede praticamente nulla, avviene la presentazione dei personaggi, i restanti 45 succede cio' che non ti puoi aspettare, ma non perchè c'è una trama originale, ma semplicemente perchè è una sequenza di situazioni ridicole... insomma, per me il calvario è stato arrivare a finire di vederlo