Non è ricco di colpi di scena, già che l'unico che c'è è il titolo... poteva essere fatto meglio. La storia è molto coraggiosa anche se inutile e in più non è fatto molto bene... non da ricordare!! Anche se provo un gran disprezzo verso Bush, io fossi in lui mi toccherei!!!
quando la spari grossa poi ti devi prendere tutte le responsabilità, il livello di aspettative è molto alto e se tu non arrivi a quel livello con un film è meglio che non la spari tanto grossa, certamente far morire uno dei capi del mondo prima del dovuto è una grossa gatta da pelare, dopo che il presidente bush è morto cala l'attenzione perchè non ci sono grossi colpi di scena, il film poteva finire con la morte di bush, certo sarebbe stato un cortometraggio ma carino e innovativo
19-ottobre 2007 , una data ipotetica futura per il summa dei delitti politici : l'uccisione del presidente Bush, vista come un documentario attraverso le ricostruzioni e le testimonianze di ipotetici presenti al delitto e falsi collaboratori del presidente Americano attualmente in carica.
Una ricostruzione minuziosa dell'avvenimento prossimo futuro ( ci immaginiamo George che fa scongiuri di ogni tipo...) messa in pellicola alternando, grazie a un sapiente lavoro di montaggio, fotografie e filmati veri di repertorio ( per il funerale vengono usate le esequie di Ronald Reagan ). La ricostruzione è assolutamente minuziosa, partendo dalla locazione in cui avviene la tragedia, un albergo di lusso che ospita la conferenza, alla ricostruzione da parte del servizio d'ordine (”Per una persona l'atterraggio dopo un viaggio in aereo è una gioia, per noi cominciano le preoccupazioni”) di tutte le falle nei controlli che si sono verificate che hanno portato alla uccisione del Presidente.
Il film di fronte alla minuzia della ricostruzione di come si sia giunti ai due spari fatali, che è di sicuro pregio, ha di contro il difetto che manca di ogni vero approfondimento di quanto dopo potrebbe succedere a seguito della sua uccisione, sui risvolti politici di come il mondo potrebbe reagire a un avvenimento di tale portata, limitandosi a tratteggiare uno scenario minimale di possibile ritorsione/vendetta verso la Corea del Nord e l'Oriente in generale. Il senso alla fine che se ne trae potrebbe essere quello non di una assenza fondamentale ma solo di un formale passaggio di consegne, visto che Cheeney assorbe la carica senza particolari scossoni nel paese. Tra l'altro la collocazione dell'avvenimento, oltre a presentare parecchi dubbi nella meccanica possibile ( è strano che Bush si sia fatto trovare all'aperto senza difesa con tanti alti palazzi attorno del tutto, come si dice in gergo, imbonificabili, diventando un facile bersaglio), avviene durante una manifestazione di aspra protesta contro di lui, dando la sensazione precisa di quanto comunque molti anche non provando esultanza, non piangeranno troppo per la sorte del loro Presidente.
Lavoro in definitiva straniante ma non stimolante, curioso nella sua idea iniziale ma in fondo del tutto inutile visto che si limita al mero approfondimento del come e non del perchè o del sarà, che dopo un po' porta alla noia.