MI sono emozionata e non mi succede praticamente mai a questi livelli.Probabilmente alcuni spettatori hanno ancora bisogno dei cartoni animati per via dei loro deficit attentivi nei confronti di film che richiedono un background emotivo non indifferente e un minimo di capacità di comprensione per storie che non trattino di spionaggio,o di natali a new york,o di truci omicidi e bla bla bla..la follia non è cosa per tutti.
Vedetelo se vi capita non scartatelo al distributore!
Non credo sia da considerare in modo negativo il film. In quanto bisogna valutare in modo oggettivo non solo la storia in sè.Ma anche tutto il contorno. Un ottimo lavoro del regista. Un ottimo cast [Divina Evan Rachel Wood]. E anche la storia non è così orribile da dover dare un uno. Dovendo contare i vari aspetti io al film darei un 7 e mezzo, ma visto che qui i mezzi non ci sono do un 8. Solo grazie alla bravura di Evan e dell'attore protagonista.
A me il film e' piaciuto; il regista riesce a descrivere bene i tratti caratteriali e i problemi ,di tutti i componenti del film (sono tanti) con attenzione particolare al protagonista e alla madre,che sono le due linee portanti della trama che scorre bene. Piu' realistico dei teneenbaum.
tratto dal libro dello scrittore gay Augusten Burroughs, il film è una sorta di surreale rivisitazione in chiave medico-freudiana de "I Tenenbaum"( e la parte affidata alla Paltrow fa di tutto per ricordarlo), dove al posto di una eterogenea famiglia multistrato e multicarattere qui abbiamo una influenza totale del padre che manipola coscienze, regola abitudini e stabilisce gerarchie in un abisso di follia sempre più elevato.
Un film molto claustrofobico, girato sopratutto in interni, disperato e che lascia veramente poco alla speranza mentre l'elogio della follia e del senso dell'onnipotenza arriva a livelli stratosferici in un water dopo l'evacuazione mattutina.
Con delle forbici sempre pronte il regista Ryan Murphy(creatore della serie tv scandalo Nip/Tuck, dove protagonista era comunque un oggetto tagliente come il bisturi)scava nelle paure di ognuno dei personaggi, che mano a mano si scoprono sempre più vulnerabili e la ricerca del riscatto relegata solo ad un aiuto esterno che sembra sempre più un ulteriore spinta verso il basso che una mano tesa.
Le due figlie di cui una ormai totalmente alla deriva mentale, sono lo specchio una del punto di arrivo dell'altra: e forse in questo modo la seconda riesce ad essere più solida dlla prima proprio per uan sorta di specchio del futuro da evitare, mentre la madre sembra impotente dopo tanti anni di convivenza con il marito dottore.
Simbolismi sessuali libertini del tutto marcati(il masturbatorium, le convivenze gay-lesbo,l'amore più o meno libero)fanno di questo film un ritratto disincantato di una borghesia media che priva delle proprie sicurezze si rifugia nell'alcool e nel fumo, che appena le famiglie si disgregano oppure non siano mai veramente unite non trova migliore ancora di salvezza che trovare sogni che non avverandosi fanno cadere la percezione del reale e la caduta nell'abisso della follia inevitabile, sopratutto quando colui che dovrebbe salvaguardare la mente è il primo a voler follemente sperimentare e non salvare.
Un film duro, intenso, tenace nel proseguire la sua corsa distruttiva e per nulla consolatorio, supportato da una recitazione corale di ottimo livello, che rinnega la poesia su cui la protagonista fonda la sua vita. Emozioni e sorprese, salti di vita e surreale fanno di questo lavoro una fruizione valida per una serata alternativa, con una storia non comune a fare da sfondo a un cinema di urla e silenzi alternati e calibrati, dove l'unico vero sfogo è quello di non sentirsi oppressi da cose e persone(la filosofia dei muri alti)e non le urla e le distruzioni fini a se stessi.