Quando non si ha a disposizione un budget elevatissimo l'unica soluzione è quella di avere idee molto forti e originali a portata di mano. Allegoria e metafora sono le due armi che coscarelli "gioca" al posto dei soldi in questa sua opera. Una scelta vincente. Phantasm è un film che racconta la storia della morte, intesa come incubo, al quale non ci si può sottrarre e rappresenta così il principale incubo di tutto il genere umano. Morte misteriosa che colpisce, appare, cattura e agisce sotto le sembianze dell'uomo alto (o grande vecchio, a seconda delle preferenze) a cui si presta un'interpretazione allegorica di morte. La sua altezza, i suoi passi lenti, il suo sguardo freddo e insensibile rappresentano elementi che identificano il concetto di morte nel nostro mondo. Tutto il film ed il suo personaggio principale ruotano attorno a questo concetto e lo raffigurano in ogni momento. I lunghi corridoi, gli antri piccoli e bui, i colori freddi e scarni, il cimitero, la presenza ossessiva di bare e simboli religiosi dell'aldilà. Inoltre, la presenza di elementi misteriosi e inspiegabili (le sfere, i becchini) sono altri aspetti che arricchiscono il concetto che Coscarelli vuole dare al suo "phantasm" cioè alla sua visione della morte. L'irrazionale, l'inspiegabile, una figura antica e crudele che colpisce e non offre spiegazioni del suo agire. Ci troviamo impotenti di fronte a tale figura, come lo è Micheal nel film. La perdita dei cari, l'impossibilità di spiegazioni, domande, angoscia sono tutti aspetti che nascono da una semplice visione dell'uomo alto. Già, l'uomo alto, figura antica e crudele come lo è la morte, dotata di una forza mostruosa e irrazionale, di un senso atroce e spietato, che può apparire e scomparire in ogni momento e in ogni luogo e può portare via una persona cara senza che noi possiamo fare nulla. Solo provare odio e rabbia, ma soprattutto paura e speranza affinche l'uomo alto rimanga sempre lontano. Rimanga nel suo mondo. Ma che però ci ricorda tanto (e purtroppo) quella maledetta figura che è sempre accanto a noi.
Non ci posso ancora credere che il creatore della serie di phantasm che ci aveva entusiasmato per la sua originalità e genialità dei primi due formidabili e fantastici capitoli ha finito per toppare in pieno tutto, questo film che inizia dove finisce l'ultimo si dimostra gia dopo la prima mezzora un film senza idee e senza sviluppi coerenti tirando fuori un sacco di personaggi inutili e situazioni senza senso che fanno veramente impallidire e allibire gli amanti dei primi due strabiliant i capitoli e la domanda sorge spontanea a vedere il film: cos'è sta roba?
Non ci posso credere che tra tutte le boiate che oggi spacciono per film horror sarei riuscito a trovare per caso in edicola questa autentica gemma del genere,Veramente non credevo possibile che un film così datato(1979)sarebbe riuscito a incutermi questo timore e a sorprendermi per l'originalità della trama che ruota intorno alla inquietante figura di un becchino che dissoterra i cadeveri per trasformarli in nani schiavi lavoratori della sua dimensione,quando entra in contatto con il piccolo MIKE che sembra essere l'unico in grado di vedere e percepire questa figura misteriosa che agisce di notte ed opera dentro inquietanti mausolei abbandonati protetti da sfere d'acciaio dotate di armi interne che aggridiscono chiunque tenti di fermarlo,ma grazie all'iuto del fratello maggiore di MIKE e dell'amico di famiglia REGGIE che si oppongono a questo crudele demone che cerca di distruggere l'umanità,ma scopriranno che la battaglia e lunga e difficile dato che sfidare la reincarnazione della morte è una vera follia.Ma tuttia i personaggi continueranno la loro battaglia in ben tre seguiti,anche se personalmente consiglierei agli interessati di fermarsi al secondo film,perchè come per i seguiti di ALIEN i quali primi due erano autentiche gemme il terzo purtroppo ha infangato completamente la sega ed il quarto risulta un delirio senza capo ne coda, e lo stesso discorso vale per i film di PHANTASM, credetemi è meglio non farsi del male certe volte!
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(7.5/10)
