Belle l'idea originale, la costruzione della trama e dei personaggi, gli effetti grafici e la capacità di generare negli spettatori riflessioni a diversi livelli. Il ritmo di tutta la seconda parte, tuttavia, non è adeguato a mantenere alti attenzione e coinvolgimento da parte dello spettatore: a tratti si rischia che la riflessione lasci posto all'assopimento. Una durata complessiva di 90' vs le quasi due ore avrebbe reso infine più godibile il film, senza per altro alcuna necessità di sacrificare quanto di buono contiene.
Certo, se a distanza di 5 anni dall'uscita del film ancora qualcuno si ritrova a scrivere qualcosa su un film o è perchè ti senti proprio in dovere di esprimere quanto ti abbia nauseato o perchè invece ti ha proprio colpito molto.
E questo è il caso di Vero come la finzione e mi dispiace un pò aver letto nella recensione della lentezza della pellicola, perchè invece io ho apprezzato molto il fatto che viene lasciato tempo per riflettere su qualcosa che ancora non si riesce a capire ma che vien fuori piano piano.
Si fa dire in maniera originale ciò che spesso viene detto in modo melenso e stucchevole: e cioè il succo della vita sta nell'attenzione per le piccole cose.
Molto interessante l'opinione di Giacomo, mi piace visto sotto questo aspetto
Insomma annovero questo film tra i miei preferiti in assoluto.
un intrigante commedia-tragedia, come viene definita nel film, di un esattore delle tasse che sente una voce narrante e cerca delle risposte. un film che si presta alla chiave ironica , e che piacerà inaspettatametne anche a chi è inizialmente scettico rispetto alla trama e per chi pensa di non trovare più film coinvolgenti oggigiorno. un grande will ferrel che dà sempre un immagine molto fredda e riservata di sè, e una volta incitato a godersi la vita cambierà le sue abitudini per sempre.
La casualita'o il destino mi hanno portato alla visone di questo film?
17 maggio 2010,ore 23:07 facendo zapping qua e la,mi sono imbattuto in Vero come la finzione!
Alla visione di Will Farrell,ho pensato immediatamente alla solita commedia americana piu' o meno(in genere ultimamente, meno) divertente!
Ed invece sorpresa,enorme sorpresa.....sinceramente(ovviamente a mio modesto parere)un gran bel film,uno dei piu' belli di questo decennio o per ingigantire la cosa del 21°secolo!
Destino ,casualita',scelte,sfumature della vita,accettazione della morte,il film parla di questo!
Ottimo il cast,ed a mio parere il film non è cosi' lento come scritto nella vostra recensione e il finale non è il "piu'" facile o piu' scontato!
voto 10 per tenere alta la media ,9 sarebbe il mio voto reale!
Direi un film, finalmente diverso! fin dall'inizio lascia sorpresi la vivacita' della storia che piano piano ti appassiona. bisogna calarsi un po' nella mente dei personaggi per comprendere meglio tutto l'intreccio di destini che si annoda.
bravo il regista a tenere sempre alta la linea di interesse perche' era facile cadere nella ripetitivita' di scena.
possiamo ricondurre la storia al filone di the truman show perche' anche qui ci sono vite finte e vite reali che si interscambiano.
harold, il protagonista del film e' ottimamente iterpretato da will ferrel- la sua storia di uomo monotono e abitudinario e' sconvolta dalla presenza di una voce fuori campo che ne descrive nei minimi dettagli pensieri e azioni; la voce puo' essere udita solo da harold che allora chiede aiuto a un rinomato professore universitario (dustin hoffman)per capire come mai la sua vita e' diventata la protagonista di un romanzo perfettamente narrato dalla voce-off
assolutamente da vedere
Trailer italiano (it) per L'ultima volta che siamo stati bambini (2023), un film di Claudio Bisio con Alessio Di Domenicoantonio, Vincenzo Sebastiani, Carlotta De Leonardis.