Cari amici di penna, ho visto ieri la cassetta del film, comodo in casa. Mi sono preso la briga di leggere le vostre recensioni e ho trovato che, curiosamente, gli appunti che muovete sono: 1) la storia d' amore è scontata 2) il bambino non doveva morire 3) la ragazza doveva morire. Io non sono comunista, non sono filotedesco, ma ho esperienza. Un film è un film e deve incassare. Fatta questa premessa, devo dirvi che una storia d' amore a volte ci sta proprio per alleggerire la tensione, ed è una scelta del regista. A me e a molti di voi non interessava, ma alla maggioranza degli spettatori forse sì. Secondo punto: non vi sfuggirà che il vero doppiogioco non è del bambino, ma proprio del maggiore nei confronti del bambino, che può essere sacrificato come chiunque dei soldati o dei civili in nome di un fine militare: la guerra non può venire compromessa da alcuna amicizia personale, tale è il messaggio del film. Terzo punto: la ragazza sopravvive, e allora? Anche questa è un' opzione, al limite potrei dire che la fine è simile a quella dei Promessi Sposi quando Renzo ritrova Lucia in un lazzaretto (chissà se a quei tempi qualcuno aveva protestato per la trama).
Incredibile lo stratagemma con cui Zaitsev sfugge al fuoco del maggiore: la trovata dello specchio sì che è un' americanata!!!
Alla visione non mi sono addormentato e neppure le altre due persone che erano con me: vi assicuro che questo è un buon segno che il film possedeva la giusta tensione.
Bravi gli attori, molto accurata come al solito in Annaud la ricostruzione storica.
Film forse da criticare, ma da vedere assolutamente per cinefili incalliti.
Non sono affatto d'accordo con David di Terracina, che mette questo film al di sotto di "Salvate il soldato Ryan", per nulla, anzi...è migliore, perché privo della solita retorica americana, infatti è europeo. Non capisco nemmeno perché qualcuno ha voluto vedere, per forza e soltanto, la condanna al comunismo e al nazismo, dobbiamo sempre polemizzare su cose ovvie? Ed è possibile che gli spettatori abbiano colto solo questo? Il film è innanzitutto un'avvincente pagina di storia,con qualche tocco di poesia e tanta fede negli ideali;sbagliati o no, non importa, ma quegli ideali hanno condotto alla vittoria un popolo privo di mezzi adeguati a combattere una guerra di quella portata. Al di là di tutto, io vi ho letto la sofferenza e il coraggio, la tenacia e la forza morale dei Russi,che reagiscono ai soprusi, come ogni popolo che si vede invaso e sottoposto al martirio, ad opera di un pazzo scatenato, come Hitler. Dico questo, non perché sono comunista (mi piace anche il popolo tedesco), ma per il semplice motivo che i Russi hanno sempre sofferto e pagato caramente le rivoluzioni e gli effetti dei regimi zaristi. Ancora oggi non trova pace e questo è tristissimo. In conclusione, il film è bello e di subitanea presa, gli attori sono magnifici, le scene pittoresche, i dialoghi molto curati e soprattutto obiettivi, senza forzature. Vedetelo e godetevelo.
La parte piu' interessante e' sicuramente la scena finale, Il bambino impiccato raggela i cuori ma fa dubitare di quello che il film aveva tentato di mostrare, cioè che la guerra e' sporca per tutti ma c'e' anche dignità e rispetto. Niente di tutto questo e forse la realtà e' quella del film. La guerra e' veramente cinica e gli eroi sono anch'essi delle vittime.Ritmo, ricostruzioni veritiere ed una storia d'amore un poco melensa.Un film che si puo' vedere per ricordare che la pace e' preziosa.In una rilassante domenica pomeriggio, con il video ed il frigorifero ben rifornito e' consigliabile la visione.
SPENDIDO E TERRIBILE NELLO STESSO TEMPO.
Guerrieri moderni si sfidono con la benvolenza degli dei.
scontri di nervi sul filo della morte.
L'amore che nel dramma della guerra segna i cuori e accende la speranza mentre la voglia di vendetta continuamante cerca di trovare il asuo spazio nell'ira incontrollata.
Achille e Ulisse da una parte e Ettore e PAride e Enea dall'altra.
Tra le masse anonime che si scontrano intorno alla città assediata, gli eroi si scontrano in epiche gesti, in scontri frontali, uno xontro uno.
Poi gli dei sconfitti lasceranno il passo alla morte.
E Vassili passò alla storia, come Achille l'eroe che uccise Ettore...