Dopo l'assassinio di Martin Luther KIng per il mondo dei negri, degli sfruttati e di quelli enza diritti rimaneva solo un sogno: Robert Kennedy. A parte il sogno americano possibile solo con una montagna di petroldollari. Ebbene in quel maledetto 6 giugno del 68 la speranza per una maggiore equiparazione della ricchezza e di una conquista di alcuni diritti civili trovo' definitivamente la sua tomba. L'America non aveva voluto JFK e non volle Bob. I motivi erano e sono evidenti. Basta leggere la storia. IL film esprime in modo impeccabile i sentimenti, le aspettative, la febbre.l'ansia di quel cambiamento che qualcuno non volle per l'America e il mondo intero. Bisognava restare in Vietnam, bisognava foraggiare la guerra fredda, ci voleva uno diverso da lui. Tutto questo si legge nel film eccezionalmente corale, girato in modo magistrale, con ritmo vorticoso. Attori a decine in camei di preziosissimo valore.Finalel commovente con Simon e Garfunkel a fare da sfondo ad uno dei discorsi piu' belli della storia. Questo fu l'evento che cambio il mondo, altro che' le Torri Gemelle.LO cambio' ancor piu' in peggio, verso una societa consumistica, spietata , pagana, guerafindaia, basata sul sopruso. Nixon ne fu l'artefice in patria.Da allora si e' rotolati sempre piu' in basso. Che pena vedere i capi di governo attuali al cospetto di questa personalita'. E ch non capisce questo film stia a casa a sorbirsi il choupa choupa. E non faccia il critico scrivendo delle idiozie. E voi per favore non pubblicatele.
Mi aspettavo una sorta di biografia di rfk e ho trovato tutt'altro: una sorpresa splendida. il film ricostruisce benissimo tante storie di gente più o meno comune dell'america degli anni '60. con i loro sogni, speranze, paure. e lo fa senza retorica, senza sentimentalismi. trovo ottima l'idea di non far recitare ad un attore la parte di rfk: il vero bobby è davvero efficace! molto belli i suoi discorsi, ancora, purtroppo, attuali e da realizzare. chissà, la storia avrebbe potuto essere diversa...
Ho letto molte recensioni che declamavano la grandiosità di Robert Kaennedy. Su questo non c'è alcun dubbio, quel Novembre del '68 non solo l'America ma il mondo intero perdette forse 2 o 3 decenni di diritti civili. Ora parlo del film che ha come filo conduttore Bobby Kennedy ma parla di tutt'altro, di quello che era la società allora vista dall'Hotel Ambassador dove lo stesso Kennedy fu colpito a morte. Il film fa vedere una selva di persone povere e ricche che avrebbero potuto avere una vita diversa con Bobby presidente. Parla più delle aspettative della gente e dell'impatto di Bobby sul popolo che non della figura di Bob Kennedy. E' una lettura possibile ma risulta poco convincente, ai miei occhi, proprio perchè fatto in un ambiente privilegiato. Si vedono cuochi neri e messicani (i più bassi nella scala sociale di allora) camerieri e bianchi con lavori importanti. Ma il messicano dell'Ambassador non è il messicano che si arrabbatta per sopravvivere è a suo modo un fortunato. Credo che il tema sia stato trattato in modo superficiale scalfendo solo la superficie dei problemi dell'america di allora. Non lo reputo adeguato all'importanza del tema trattato e credo che meriti una sonora bocciatura. Mi ha un pò ricordato il film World Trade Center con N. Cage che è stato uno schiaffo a quello che era successo.