Un'opera imperdibile per chi ama Kaurismaki. La soave tristezza che permea il film non può lasciare indifferenti, la splendida fotografia e la colonna sonora che alterna tanghi e rock sottolineano la bravura di questo regista. Che purtroppo non tutti apprezzano per quello che vale.
Non conoscevo Kaurismaki, mai visto un suo film prima... stupendo... come giochi sull'"esagerazione" e "contro-esagerazione" trovando un incredibile equilibrio... la fotografia poi... il protagonista del film e' una persona "sfigata" che cerca la felicita' cercando di essere cio' che non e' e che mai potra' essere... kaurismaki e' implacabile su di lui, non gli perdona niente... alla fine poi pero' il protagonista capisce la lezione di vita e che cio' che cercava l'aveva sempre avuto a portata di mano...
Si può ancor assistere ad ottimo cinema come dimostra Kaurismaki con questo struggente,poetico e stilisticamente perfetto film. una storia agrodolce raccontata con una maestria eccezionale. bellissimo.
p.s.
mi rincresce trovare commenti che fanno riferimento a temi come destra/sinistra, che tristezza..ma cosa c'entra?l'aspetto politico nel film mi pare altamente secondario,casomai più un affresco sociale se così si vuol dire. è solo grande cinema quello di "luci della sera", chi non lo capisce o non lo riconosce (più semplicemnete)farebbe meglio a tacere piuttosto che aprire bocca a vanvera.
Film senza ne capo ne coda. Dall'inizio alla fine non si capisce dove il regista voglia andare a parare.
Scusate ma il solito film di sinistra. Non sarebbe l'ora di iniziare a fare film con un filo logico meglio pensato?!?!