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Apocalypto

Opinioni presenti: 252
Media Voto: Media Voto: 7.5 (7.5/10)

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Bello ma irreale

(4/10) Voto 4di 10

Ottima ricostruzione storica e ottima la scelta della lingua Maya, il film deficita totalmente di una trama (gli ultimi 40 minuti descrivono unicamente la fuga di "Ronaldinho" che percorre braccato per 2 giorni una foresta ove nella realtà già dopo 100 metri riusciresti a far perdere le tue tracce). L'eclissi, lo sbarco di Colombo, la nascita del figli sono scene fuoriluogo e che fan perdere di credibilità (bastava far cadere una pioggia dopo 2-3 sacrifici, togliere quei 2 maya cacciatori e lasciare finire l'inseguimento dopo la morte del capo e far vedere il neogenito direttamente nella scena dopo). I Bambini abbandonati spariscono, non poteva andare la vecchia signora liberata ad accudirli che tanto desiderava un nipote da parte del figlio? Nel complesso un film carino da guardare, ma troppo pieno di buchi che ne rovinano la qualità



Filippo, 21 anni, Cesena (FO).




Nel complesso insufficiente

(5/10) Voto 5di 10

Ricostruzione dei luoghi credibile. Le vicissitudini del personaggio un'americanata piuttosto ridicola.



Marco, 38 anni, Desenzano del garda (BS).




Signore e signori: questo è Mel Gibson

(9/10) Voto 9di 10

Dopo "La Passione", Gibson torna dietro la macchina da presa e partorisce "Apocalypto", da lui stesso prodotto e sceneggiato. Purtroppo i critici e i ben pensanti continuano a denigrarlo, non tenendo condo della magnificenza del prodotto cinematografico. Così come il precedente lavoro sul Messia: grande regia, stupenda fotografia, ottime musiche e grandi emozioni per gli spettatori. Il realismo? Be, la ricostruzione storica e temporale è verosimile, poi, per il resto, è un film, un'avventura. E noi questo vogliamo, altrimenti non andremmo in sala e resteremmo a casa a vedere History channel. Signore e signori: questo è Mel! E io aspetto con ansia un suo nuovo lavoro, perchè questo signore sa come si fanno i film. Un bel 9!



Nando, 29 anni, Milano (MI).




la migliore ricostruzione storica

(10/10) Voto 10di 10

Innanzitutto un bellissimo film. Da non perdere. Da rivedere. Come sempre ottima la scelta della lingua locale. Non mi dilungo in molte altre cosiderazioni positive che hanno fatto già in molti. Aggiungo però una nota: ho letto quanto scritto da molti critici del cinema. Critiche positive ma quasi sempre con l'appunto: film antistorico, sanguinario, troppe vivisezioni, ecc. Del resto i critici del cinema sono appunto critici e non storici o archeologi, ne tanto meno linguisti. Cari critici, se prima di scrivere ciò vi foste letti qualcosa sulla storia delle culture mesoamericane, avrete apprezzato ancor più il film di Gibson. I Maya (molti gruppi denominati genericamente maya: guardate, a tutt'oggi in Guatemala si parlano decine di lingue maya), aztechi o mexica (il sistematico sacrificio umano, e forse qualcosa di più che un semplice sacrificio, con il coltello di ossidiana non credo sia un mistero per nessuno, sembra solo per i critici di cimena), olmechi, zapotechi, ecc Cari miei, non solo Gibson ha realizzato un bellissimo film, ma ha fatto anche la migliore ricostruzione storica fino ad oggi, in una fiction, del mondo mesoamericano prima della conquista. Stop.



Pedro navaja, 39 anni, Venezia (VE).




Un grande film sulla storia dell'uomo e dei Maya

(10/10) Voto 10di 10

Quante polemiche sterili e prevedibili per questo film che essendo targato Gibson ha smosso tutti i pregiudizi possibili di ciritici e recensori pavidi e codini dal quale hanno immediatamente preso le distanze. Eppure il film fa riflettere su quanta fatica l'uomo abbia dovuto produrre per farsi largo in una realtà crudele e ostile. Quanto abbia dovuto lottare per rendere l'ambiente attorno a lui più vivibile. Come abbia saputo convivere con leggi della natura che ancora oggi non vogliamo accettare nella loro inequivocabile crudezza. Come non riflettere sul miracolo che ha permesso il formarsi di un pensiero improntato alla bontà, alla salvezza, al perdono e al consolidarsi di un pensiero consolatorio in alcune parti del mondo e non in altre. Come non commuoversi al pensiero della quantità di paura da cui lentamente gli esseri si sono liberati lasciando spazio al sorgere di sentimenti non solo dettati dall'ignoranza e dalle esigenze della pura sopravvivenza?. Tutto questo suggerisce Apocalypto, e molto altro , ed è talmente efficace con le sue bellissime immagini che un esercito compatto di recensori si trova alleato a sminuirne la suggestione. Gente non caratterizzata da agilità di pensiero nè dalla generosa volontà di saper cogliere il nuovo ovunque sia possibile scovarlo.



Filiberto, 39 anni, Dolcedo (IM).





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