La neve che feconda e che copre, che da vita che soffoca. Questo è il tema conduttore di questo film. Tante storie surreali che mostrano quanto la vita possa essere strana e forse inutile. Una sapiente regia ed un gusto particolare dell'inquadratura fa da cornice ad una splendida prova degli attori impegnati nel film. Tanti dubbi nessuna risposta in questo film ma la sua leggerezza è fertile come la neve.
Un film che parte da niente e non va da nessuna parte, va premesso al potenziale spettatore. Nondimeno lo fa con una grazia che vale ampiamente il biglietto. Non un capolavoro come "Parole, parole", ma comunque una commedia amara sull'atavica condizione di solitudine dell'uomo molto sopra la media, che fa della ripetitività vuota la sua poetica, con notevolissimo lirismo d'insieme, e ciò nonostante rasenti pericolosamente, a sprazzi, la fossa della noia. Resistete. Ottimo.
Alquanto noisetto e pretenzioso se non ci si addormenta tra il primo e il secondo tempo è solo per una sorta di sacro rispetto cinematografico. Lento. Un aggettivo questo che si adatta ai film francesi in generale e a questo in particolare. Buone le intenzioni iniziali: una pellicola di chiara matrice introspettiva che scava nelle solitudini in maniera poetica e delicata, ma senza restare memorabile. Non so come abbia potuto vincere il premio alla regia al Festival di Berlino!!! Fatto sta che non mancherà senz'altro chi avrà gridato al capolavoro. Contenti loro....
Libera interpretazione. Le storie che si avvicendano sono tante, ognuna con il suo modo di affacciarsi alla realtà, ai sentimenti e alle delusioni di una vita ricca di aspettative spesso disilluse o apperentemente soddisfatte. Il filo conduttore ad ogni modo è la neve, Parigi, e l'enigma della solitudine, del disincanto. Parole non dette, fatti che dimostrano da sè il cuore umano che si spoglia di tutto fino a rimanere come un iceberg sospeso sul pelo dell'acqua. Non affonda ma urla sott'acqua. Il regista Alain Resnais libera ogni sentimento dell'essere umano attraverso la solitudine, in un carosello di personaggi incredibilmente realistici ma anche paradossali. Da vedere, e soprattutto da rivedere.
Un finale inconcludente, che lascia un messaggio vacuo, nullo. Presumo che non ci sia stato il coraggio di portare a termine un discorso. E' troppo facile lasciare le cose così come stanno e lasciare allo spettatore trovare un senso o una risposta. I problemi di questi tempi li conosciamo ben tutti, sono le soluzioni che ci mancano, e ci vuole coraggio per proporne una di propria. Fare la solita foto della società, per me, non basta!
Comunque il film merita un bel 7 e 1/2