A mio giudizio è una pellicola molto molto emozionante, impreziosita dalla bravura degli attori e dalla bellezza dolce delle protagoniste femminili. E' una pellicola che conquista, dal primo all'ultimo fotogramma e se ci si ferma un attimo a pensare che 2006 anni fa queste vicende sono accadute veramente, allora ecco che un groppo spunta in gola e si comprende in pieno il grande sacrificio di Gesù, nato in mezzo ai poveri e giunto sulla terra per salvare il mondo. Da contrasto alla povera mangiatoia in cui è venuto alla luce Gesù, fanno i vestiti sfarzosi di Gaspere, Melchiorre e Baldassarre e il lusso del palazzo del re Erode.... trasportando le stesse differenze ai giorni nostri, si nota e si acuisce sempre di più il divario fra i ricchi (sempre di meno e sempre più abbienti) ed i poveri (sempre di più e sempre meno possidenti).
Spinto dalla curiosità ho visto il film, e devo dire che la recenzione su questo sito è stata fin troppo buona col film. I parroci saranno contenti: avranno qualcosa da proiettare prima(o dopo) il catechismo. Per il resto si può dire che il film è peggiore delle peggiori fiction televisive. Mi dispiace non essere d'accordo con la maggioranza che scrive qui le proprie opinioni, cerco con questa mia di abbassare il voto e di ribadire l'insulsaggine di questo film. L'iconografia più gretta e integralista è seguita alla lettera, peccato solo che l'angelo non abbia le ali(tipo uomini-falco di Gordon), tutto il resto c'è: chi ha fatto la sceneggiatura non è che abbia dovuto faticare granchè
Finalmente dopo decenni di interprtazioni sociologiche, psicologiche, psicanalitiche, dopo tante se**e mentali per interpretare la nascita e la storia di Gesù in modo "profonfo" e "originale", si ritorna a leggere con semplicità e realismo l'evento che, piaccia o no, ha cambiato la storia. Coreograficamente curato è un film che va visto ed apprezato.
Non sono per nulla d'accordo con il recensore. A me il film è piaciuto, ed è piaciuto proprio per la sua fedeltà al testo evangelico e la sua capacità di farci vedere la situazione concreta in cui la nascita di Gesù è avvenuta. In particolare mi sembra ben riuscita la caratterizzazione di Giuseppe e il rischio corso da Maria nell'accettare quanto Dio le chiedeva. Davvero Maria ha rischiato la lapidazione, davvero i due in paese avranno incontrato freddezza e ostilità, davvero Gesù poteva essere considerato (e lo fu se cogliamo alcuni battute ad esempio del Vangelo di Giovanni) un figlio illegittimo.
Ben rappresentata è anche la situazione della Palestina oppressa dai romani e dal loro fantoccio Erode.
Molto azzeccata infine la presentazione dei Magi: saggi orientali alla ricerca "del più umile degli uomini e del più grande dei re".
Un grande aiuto a non vedere il Natale come favoletta per bambini, ma come avvenimento drammatico, ma fonte di speranza e gioia per l'umanità intera.