Certamente l'impreparazione con cui l'Italia è entrata in guerra e la retorica roboante e vuota dell'ideologia sono cose note, ma da qui a trasformare tutto o quasi in farsa come succede in questo film ce ne corre...
Ci sono alcune scene divertenti e altre toccanti, fra tutte il matrimonio per procura con il morto, ma nel complesso non si capisce dove voglia arrivare.
Bravi, comunque gli attori.
Parto un po' con le mani avanti! Mi aspettavo un bel film, serio, di denuncia, come poteva essere l'ultimo El Alamein! Invece mi è sembrato piuttosto ironico, ironia nera, sulla guerra, sui morti! tanto che la battuta finale prima dei titoli di coda mi ha lasciato un po' strano... non sarà mica un finale per un film!
La storia è anche bella, noi italiani bonaccioni, i tedeschi risoluti e tecnologici, un po' sullo stile de "La Grande Guerra" (che a mio parere era molto molto meglio!), ma è una "copia" mal riuscita! Mi sono piaciuti gli interventi del domenicano, poi il resto è molto leggero! bho!
Non saprei cosa dire, io più di 6 non riesco a dare!
Il voto giusto credo sia il 5, ma almeno qualcosa di buono ci stava e mi sento di voler dare qualcosa in più alla buona volontà con cui è stato fatto questo film. Finanziassero film come questi e non "Ho voglia di te" e "Natale a New York", se si promuovesse un cinema di un certo tipo ed una certa qualità sarebbe decisamente meglio.
Per il resto mi sento dire che molte canzoni della colonna sonora sono decisamente inadatte e fuori luogo.
....ma che film ha visto il critico D'Addia? Mah!
In questo suo ultimo lavoro cinematografico Monicelli ha rimarcato il carattere, la natura e il temperamento italiano. Nella fatalità degli avvenimenti, ogni personaggio “ripara” le proprie angosce, sofferenze e ansie con flemma, sopportazione, spensieratezza e sarcasmo.
Tra gli altri interpreti, Michele Placido è il migliore. Il suo personaggio è la sintesi di questo film. Nell’ineluttabilità di vicende e circostanze, (il personaggio di Placido) non si sorprende ma comprende la mediocrità umana, le limitatezze e le miserie incoraggiando, perdonando, consigliando o incitando... sempre con brio, energia e vitalità.
Battuta finale …… esilarante! Grande Monicelli!
Non è sicuramente un capolavoro del grande artista,ma il tocco di Monicelli c'è e si vede: il racconto della tragedia attraverso la commedia; l'arte della leggerezza e dell'umorismo usati quali veicoli per narrare tragedie altrimenti insopportabili. Il film mescola eopoche, toni, situazioni e umori, perfino immagini d'archivio, gioca al film storico e ride della storia...
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(5.5/10)
