Non un gran horror secondo me questo Aldilà e fin troppo celebrato secondo me.Fulci ha sicuramente un suo stile particolare ma i suoi lavori passati sono migliori
Questo è il vero cinema horror!Il film è pauroso e orroroso con atmosfera da cimitero.Dissetante per chi ha sete di sangue,vietato ai deboli di cuore e di stomaco.
Gran bel film horror: storia discreta valorizzata da una regia splendida (degne di nota la prima scena all'obitorio e quella delle tarantole), effetti speciali dosati in maniera ideale. Crea moltissima tensione, vacilla solo un attimo per poi riprendersi nella scena finale.
Partiamo innanzitutto nel dire che il mio voto a questo film è 6.5 nonstante le stellette siano 7...il mio 6.5 è motivato dal fatto che il suddetto "E tu vivrai nel terrore - l'Aldilà" presenta fattori positivi quali un ottima regia di un Lucio Fulci bravissimo nel riprodurre un'atmosfera lugubre ed inquietante soprattutto nelle sequenze del sotterraneo dell'hotel...ed inoltre anche altre scelte registiche (vedi l'inquadratura angosciante sull'incedere dei ragni, ancora la sequenza della bambina nell'obitorio inseguita dal liquido malefico, oppure ancora il suggestivo finale con arrivo nell'aldilà con la sua bellissima fotografia) ne elevano il contenuto tecnico.
Le note dolenti sono a mio parere nell'eccesso di splatter di alcune scene, gli omicidi son troppo truculenti e troppo nel voler imitare Dario Argento, un eccesso che spesso tende a sconfinare nell'inverosimile (vedasi i ragni "mordaci")...inoltre tale opera a mio parere in alcuni casi finisce troppo col fare il verso ad altri lavori precedenti, si veda l'omicidio della ragazza cieca ad opera del cane da guida, copia spudorata dell'identico omicidio in Suspiria di Argento oppure i troppi richiami a La Notte dei Morti Viventi di Romero, oppure l'albergo costruito sulla porta del male richiamo lampante a The Shining di Kubrick.
Per concludere ribadisco il mio voto del 6.5 per un film sicuramente cult della cinematografia horror all'italiana, ma che purtroppo, come detto, personalmente ha dato l'idea di un dejà-vu, ed a cui ho preferito di gran lunga l'epico "La casa dalle finestre che ridono" di Pupi Avati!!!
Un horror visionario, da cardioplama, il miglior film di lucio fulci.
bellissima la prima sequenza all'obitorio, e da antologia quella con le tarantole, da pelle d'oca.
bello anche il finale, nonostante il rimando evidentissimo ai morti viventi di romero.
comunque 10000 volte più bello dell' "inferno" argentiano. questo si che è un grande horror italiano.