Ho visto il film con molte aspettative, avendo già visto waking life dello stesso regista e con la stessa tecnica di rotoscope ( Stupenda e geiale, vale da sola la visione dei due film). Sebbene ogni tanto in "A scanner darkly" si presentino discorsi filosofeggianti è la visione alterata della vita a farla da padrone, e tutte le conseguenze della droga M che estraniano il protagonista dal suo mondo e dalla sua vecchia vita.
La confusione che si prova nella parte centrale del film dipende anche da questo infatti, il protagonista non è più legato alla sua vita e al suo passato, noi seguiamo i suoi passi, i suoi discorsi, e come lui ci perdiamo fra chiacchiere tra tossici e uffici della narcotici.
Il finale chiarisce un bel pò di cose.
Il 7 credo sia più che meritato dunque, e invito chiunque a guardarlo con molta attenzione
Valido soprattutto per la tecnica di realizzazione che, sfruttando la sovrapposizione tra film e cartone animato, produce un esito estremamente originale. La trama non è male, pur se lo svolgimento è eccessivamente lento nella parte centrale prima di riprendersi nel finale. Film da provare.
“Io pesto la morte sorgere dalla terra, dalla superficie della terra, in un unico campo azzurro”
In un paesaggio paranoico in formato photoshop, un uomo è vittima di un inganno che lo condurrà alla perdita di se stesso nel modo più assoluto e atroce.
La storia di Fred non è fantascienza, è una storia di droga comune a molte persone catapultate verso una inconsapevolezza sempre più buia e profonda, divorate dalla paranoia orrenda-informe-indomabile-viscida che contorcendosi ed arrampicandosi penetra nella pelle tra i capelli nelle narici e nei pensieri rendendo oscuro ogni angolo della coscienza. Ma questo film non conosce retorica ed il protagonista sprofonda non per paura o per solitudine e neanche per debolezza, egli affonda per obbedienza ad un ordine che credeva un dovere, impartitogli da una società tecnologico-egoista che si autoalimenta sulle ossa e sul sangue di quelle persone che dovrebbe proteggere…e sotto gli occhi increduli dello spettatore si consuma la tragedia più angosciante e assurda che si possa immaginare, quella dello sgretolamento totale ed irreversibile del cervello di un uomo che, ci tiene a sottolineare il regista, era del tutto inconsapevole ed innocente e che da “libero” è diventato schiavo.
..questo film l'ho adorato
dire che è un film sulla tossicodipendenza è riduttivo anche se x buona parte si svolge lento fra dialoghi sconclusionati e filosofici e atmosfere trash da tossici, il che rende il film un po' noioso. la trama è complicata, ho dovuto guardarlo 2 volte e la soluzione dell'enigma è tutta nel finale. Direi che è un film sul controllo, con le autorità che controllano ogni minuto della tua giornata ed soprattutto il controllo delle menti ottenuto con la diffusione della droga, la multinazion.che ufficialm.la combatte è anche il produttore in monopolio !). E quanti Robert Actor ci sono in giro?ottimo il cast di bravissimi attori perfetti per quei ruoli. la tecnica di reg.ne è originale anche se Keanu, Robert Downey e Wyno è un peccato manipolarli, li preferivo al naturale. è una storia abbastanza inquietante ma sulla quale sarebbe bene riflettere. è cmq da vedere.
.....perchè mi sono addormetata!!!!!!!il film + lento della storia,la maggior parte dei commenti che ci sono ne fanno un pregio della sua confusionarietà ma per me è il principale difetto.la tecnica realizzativa è originale la storia assolutamente no!