Prima ancora de vederla "la sconosciuta" si puo definire un thriller d'autore, vedendo il regista, G. Tornatore, e il compisitore della banda sonora.
La storia inizia in una tranquilla cittá del nor d'italia, quando Irina, giovane donna, trova un appartamentino dove vivere. In poco tempo trova anche un lavoro come domestica in una famiglia benestante. Apparentemente Irina sembra una donna fragile e debole ma poi si scopre una ragazza forte e risoluta nelle sue decisioni.
E una storia dura in cui il regista riesce coniugare presente e passato in modo lineare.
Irina alla ricerca di un pezzo della sua vita, una fglia che non conosce, ma convita che sia la bambina con cui entra in contatto nella casa in cui lavora. Tra un incubo e l'altro riesce anche a viviere la sua angosciosa vita.
Da quando é giunta in Italia la sua vita é un incubo, non riesce condurre una esistenza normale. La violenza, la sottomissione, ilo ricatto sono cose che le accadono tutti i giorni. Il regista ribadisce troppo questo tema, soffermandosi su scene al cuanto violente.
Comunque lo spettatore viene coinvolto perché sono scene che si sentono spesso nella vita di tutti i giorni. Il fil é molto profondo e molto triste.
Voglio aggiungere anche il mio voto, molto posiivo, per questo film che è una grande prova di cinema. Pur essendo un film duro, drammatico e un thriller molto crudo, è pieno di poesia e sentimento e nello stesso tempo privo di qualsiasi forma di retorica. Forse poco credibile il finale, ma ci sta bene. Grandissima l'attrice protagonista
una storia di oggi, anche fin troppo reale, una fotografia bellissima accompagnata da una musica altrettanto perfetta. Un film molto bello ma tanto duro, ti lascia senza parole......il problema grosso è che è proprio così anche se noi ci rifiutiamo di vedere e di accettare delle situazioni del genere. Un film che dovrebbe far riflettere molto.
La storia è squallida, ha delle incongruenze (ad es la scarpa rossa come indizio: a che sarebbe servita????)L'unica cosa buona è l'attrice protagonista.
Veramente una bella e brava attrice. Per il resto si dimentica subito.
In un panorama del cinema italiano non certo brillante (com'è ormai da una vita)...questo di tornatore è un piccolo capolavoro...
certo...alcune scene potevano essere meno cruente...meno sangue piace anche a me...ma, credo che il regista abbia usato certe scene per 'colpirci allo stomaco'...portarci in mondi di violenza in fondo distanti solo pochi metri da noi, che facciamo finta di non vedere...
...il coinvolgimento dello spettatore c'è tutto...la recitazione è ottima...la rappoport è una grande attrice teatrale, e si vede...placido perfetto nel ruolo...gli altri non meno...le musiche bellissime...l'uso dei flash back mi è sembrato assolutamente funzionale alla storia...ci sono anche diversi colpi di scena...la città è fotografata benissimo...così come gli interni...il tema è straordinariamente di attualità, nonostante tornatore abbia scritto il soggetto tantissimi anni fa (inizialmente la donna non era ucraina ma calabrese)...
...alla fine della proiezione a cui ho assistito ieri sera, tutti gli spettatori sono rimasti per alcuni istanti sulle loro poltrone...alcuni con qualche lacrima...altri a commentare...visibilmente emozionati
...a me sembra che un film di questo tipo debba appunto..."emozionare informando"...come ha detto il regista in un articolo apparso su il messaggero...e proprio questo ho colto nel suo lavoro...