Visto a milano nell'ambito della rassegna 'le vie del cinema 06' mi ha molto sorpreso per la semplicità con cui affronta un tema così complesso.
Questo viaggio di andata e ritorno dal senegal fino a Torino di un ragazzo, riassume nelle sue varie tappe (sbarco,lavoro nei campi,lavoro in fabbrica,solidarietà e intolleranza,ritorno a casa) le problematiche legate all'immigrazione. Bellissima e intensa la parte finale girata in Senegal.Anche se scontato e ingenuo in alcune parti il film è da non perdere
ho visto questo film in occasione di "Sulmona cinema"...mi ha colpito molto per il semplice fatto che ci ha permesso di conoscere il destino di queste persone..ha fatto in modo che tutti possano rendersi conto di cosa significa vivere in quelle condizioni..sentirsi maltrattati per il colore della pelle, per la cultura...ma dove sta scritto?comunque è stato un bel film, molto profondo...
Abbiamo visto questo film ieri (con la scuola). é stata un'iniziativa molto interessante e utile. Abbiamo, infatti, potuto capire i veri sentimenti degli africani. Io prima non avrei mai pensato che gli africani avevano così tanta fede, erano così credenti e rispettosi. Questo film è partiolarmente toccante. Complimenti!
Nel film è descritta una realtà che ben conosciamo ma che viviamo spesso con fastidio a volte con una strisciante forma di razzismo. Viverla attraverso gli occhi di questo ragazzo senegalese, che pensa di trovare la ricchezza nel nostro paese e invece cozza contro una realtà molto dura, cambia il punto di vista e ci fa vivere le sue stesse paure e difficoltà. Lo trovo un film educativo che dovrebbe essere divulgato nelle scuole, per far riflettere tanti giovani che hanno una mentalità chiusa nel loro guscio. Perchè accogliere l'altro e aiutarlo nell'integrazione, non può che arricchire noi e loro.
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(8/10)
