film francese con tema ,vendetta al femminile.una tragedia cosi non la augurerei a nessuno,gli ammazzano il marito dopo che escono insieme dalla chiesa,il movente assurdo scopritelo vedendovi questo bel film,con una splendida e sexy protagonista jeanne morreau.
Bel thriller complessivamente ben confezionato, nel quale è ben riconoscibile il tocco del grande regista François Truffaut nella ricercata semplicità del quotidiano, nella profondità dei primi piani, nell'ambientazione molto realistica, nei dialoghi spesso in apparenza vacui ma che vogliono mostrare la realtà del parlare quotidiano, nell'analisi pura e semplice, senza fronzoli, della natura crudele e distruttiva dell'amore che diviene malattia, tormento, follia. Buone interpretazioni, ottima regia, splendide inquietanti musiche del grande Bernard Hermann ( che musicò molti notissimi film di Hitchchock). Una suspence che non terrorizza, ma che sa insinuarsi a poco a poco nelle vene come un veleno.
E' di notevole impatto la freddezza metodica e "chirurgica" dell'assassina, che si alterna efficacemente alla presentazione delle future vittime presentate nella normalità della loro vita. Lo spettatore sa ciò che le vittime non sanno fino all'ultimo momento della loro vita e soffre per la loro ignoranza. Le vittime sono anche assassini; l'assassina è prima di tutto vittima. Chi è il più colpevole è non facile da stabilire. L'amore diviene morte, che è morte del marito, dei suoi assassini e, nello stesso tempo, morte morale e spirituale della moglie.
Un film freddo, lucido, a tratti spietato nella determinazione della protagonista, ma anche una profonda riflessione sull'amore, sul dolore, sulla follia che non è estranea a nessuno, sulla mutevolezza dell'anima che da candida si può fare nera, da nera candida. Si capisce l'assassina, pur condannandola; si prova pietà per i cinque uomini uccisi, pur disprezzando il loro passato comportamento. Tutti soffrono, tutti sono sconfitti.
Ottimo montaggio, con azzeccati flashback ripetuti della scena del matrimonio-omicidio accompagnata dalla forte musica della marcia nuziale, che ritorna come un'ossessione, l'ossessione della sposa in nero.