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The Fast and the Furious: Tokyo Drift

Opinioni presenti: 64
Media Voto: Media Voto: 6.5 (6.5/10)

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Ci siamo persi?

(3/10) Voto 3di 10

*** Vin Disel compare solo nell'ultima scena e i personaggi non c'entrano niente con i 2 precedenti film! Poi, appunto, anche il titolo è giusto un pretesto, ma la situazione, i personaggi e anche la sostanza della storia non sono assolutamente al livello dei precedenti.



Mauro, 59 anni, Torino (TO).




Bellissimo film (a patto che...)

(8/10) Voto 8di 10

... a patto che non lo si prenda per un film con un messaggio. Ma le immagini e le acrobazie sono così belle che meritano secondo me il massimo dei voti. Quanto a Tokio, mi domando se davvero sia così illuminata o se l'abbiano "addobbata" per l'occasione. E gli stuntman sono davvero fantastici.



Mauro, 52 anni, Italia.




nota : uno dei pescatori e' un vero drifter

(3/10) Voto 3di 10

se il primo capitolo della serie di fast and furios aveva una sua dignita' personale ( e oltretutto aveva alla regia una mano ben piu' abile di quella dei suoi pallidi seguiti, questo compreso ) raccontando una storia di criminalita' e infiltrazione poliziesca nel tessuto criminale in maniera decisa e coinvolgente , ma sopratutto donandoci un vin diesel e un paul walker che avevano un amore rispetto per il proprio veicolo che ricordava quello del loro cavallo per i cow boy , e dove toccare la propria macchina era un gesto sacrilego in quanto creatura voluta e costruita e non comprata in serie .Nel dettaglio questo capitoletto viene collegato alla serie di fast and furios con una abile manovra con l'apparizione all'ultimo minuto ( e per un solo minuto ) di chi ormai sapete tutti...per il resto e' un innocuo filmetto fatto da un regista senza mestiere che buono buono obbedisce alle regole della produzione infarcendo le immagini di donnine in super minigonna , di figure stereotipo come quella del bullo di quartiere potente ma non per meriti propri ma per via dello zio capo-yakuza ,e oltretutto mette la figura assurda del padre che prima accoglie il figlio quasi con odio e poi lo aiuta nonostante lui lo deluda in continuazione.C'e' anche la figura del romantico e comprensivo che concede la propria amata macchina ( chiamata la " gioconda"tanto e' perfetta ) al primo “gaijin” di passaggio per manipolarlo per scopi propri,ma dopo ne apprezza carattere e furia e ne diventa tutore-mntore .Un minestrone condito di rombi assordanti , ma talmente piatto e monotono ( e scontato ) che dopo poco fa sbadigliare.Da segnalare una scena notturna di un balletto drift di una catena di auto su una montagna con curve continue ( dove la tecnica del drift si esalta ) e una scena quasi onirica di un passaggio in mezzo alla folla in una piazza di Tokio ( grande uso delle tecniche computerizzate li' ).Poi attendiamo l'ultimo minuto per un ritorno sorpresa e una spiegazione assurda e strampalata... nota : uno dei pescatori e' un vero drifter



Pietro, 41 anni, Gessate (MI).




Corse clandestine nel sol levante

(10/10) Voto 10di 10

A vedere film come questi si resta interdetti sul giudizio: accusare la pellicola di pericolosità sociale o limitarsi alla critica cinematografica? Qualcuno potrebbe parlare di action movie diseducativi -i titoli di coda avvertono che le scene sono state girate con piloti e stuntman professionisti: si sconsiglia vivamente di imitare i protagonisti-, qualcun altro di puro divertimento ma per nessun motivo bisogna giudicarli filmetti di serie b. La regia di Justin Lin è fin troppo puntuale, i commenti positivi si sprecano e l’entusiasmo del pubblico potrebbe dare ragione ad un fenomeno allarmante –le corse clandestine in America sono una piaga sociale tra i giovanissimi- che rischia di creare nuovi accoliti. “The Fast & The Furious” arriva così alla terza puntata in forma smagliante, rombi di auto che fanno tremare vene e polsi, sgommate à gogo, accelerazioni brucianti e corse all’ultimo respiro; ce ne sono per tutti i gusti, dalle Mitsubishi alle Toyota, dalle Nissan alle Dodge, i bolidi che sfrecciano a 300 km/h non conoscono ostacoli né si preoccupano del pieno di benzina perchè i piloti sembrano divertirsi come matti a derapare nei parcheggi, sfidano la morte solo per qualche scarica di adrenalina. In quest’ultimo episodio abbandoniamo le freeways americane per trasferirci sulle piste nipponiche dopo l’ennesima bravata del giovane protagonista: una corsa in auto e l’aut aut della polizia che gli prospetta una cella in riformatorio. Così Sean Boswell decide di partire alla volta del Sol Levante dove un padre militare non se la passa proprio bene ed i nuovi compagni di scuola hanno la passione per i motori… Impeccabile dal punto di vista tecnico e di facile presa la sceneggiatura, “The Fast & The Furious-Tokio Drift” non ha nulla da invidiare a quel primo episodio che iniziò la saga sulle strade della California superando di gran lunga il seguito di Singleton ambientato a Miami. Avvincente la storia del ragazzo che non vuole mettere la testa a posto, appassionato di motori, ribelle quanto basta e pure col senso dell’onore; scioccanti le riprese delle auto lanciate ben oltre i limiti di velocità sulle strade di Tokio; virtuosistica la fotografia metropolitana con le luci di neon e cartelloni pubblicitari; interessante lo spaccato giapponese tra box e giochi elettronici. Il regista taiwanese rende omaggio a “Gioventù bruciata” con la corsa nel deserto, si affida ai bolidi super truccati per dare ritmo al film e alle ragazze in abiti succinti che si dimenano a tempo di rap nelle disco improvvisate per ammaliare il pubblico. Unica nota dolente è Luca Black -il nuovo protagonista non ha il carisma del sex symbol Paul Walker- ma Lin salva capre e cavoli nel finale con l'entrata in scena di Vin Diesel: l'attore americano è stato recuperato dal primo episodio per un’ultima gara. A quando la prossima puntata?.



Marco, 36 anni, Cormons (GO).




dirft

(5/10) Voto 5di 10

Trama: ovunque tu vada, se sai guidare la tua auto o quella che ti viene prestata hai la possibilità di giocarti la gnocca locale che sta con lo sbruffone di turno; il voto lo tengo alto per amore verso le auto e perchè comunque il film scorre veloce e furioso :)



Andrea, 36 anni, Mes3 (VE).





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