I primi 50 minuti sono di una lentezza disarmante, in cui non succede praticamente niente, a parte un po di scene prevedibili e ripetitive. Per non parlare della lotta con questo sconosciuto, che non si capiva ancora bene cosa volesse. E poi perchè telefonava e stava zitto? Mi veniva da ridere. Forse si salvano gli ultimi 2 minuti del film, finale compreso.
gli effetti speciali,la musica, la trama sn grandiosi.. ho avuto paura ma allo stesso tempo m venivano i brividi perche' m piaceva troppo..sto simon west è un grande
Un bellissimo film, agghiacciante e da brivido. Sono rimasto entusiasta e l'ho anche rivisto 3 volte. Un mix fra Shining, Hallowen e Suspiria...
C'è un pò di tutto...
Il figlio dei proprietari della villa che è morto, probabilmente ucciso (dalla governante o anche dagli stessi genitori... le cui figure sono inquietanti)... E probabilmente il suo spirito fa le telefonate. E quando ha consumato nel sangue la sua vendetta (l'uccisione dell'amica della ragazza) il colpo di scena: un maniaco c'è realmente, ma riescono a catturarlo in tempo prima che possa colpire.
splendido, un capolavoro!
Il film risulta lento per un approccio disinteressato, come quello che ho in procinto di vedermi un thriller. Ma anche per chi ha intenzione di dare tutta la propria attenzione a questo genere, potrebbe rimanerne insoddisfatto. Perchè il film è lento e il finale inadatto.
Diciamo che prende dal termine thriller l'originale significato, come nel racconto nero letterario, per capirci: non c'è la ricerca dell'"assassino" o "malfattore" come nei gialli e dunque non c'è bisogno che lo spannung porti allo scioglimento della tensione con una rivelazione d'intenti da parte del criminale, ciononostante il finale risulta un becero action movie senza attributi, dove ci si picchia un po', la ragazza si strappa quintali di capelli, i bambini si nascondono un po' ovunque, arriva la polizia. Niente di nuovo sotto al sole.
In ogni caso, il film, per raggiungere una buona sufficienza piena, pesca dal campo metaforico, qualche esempio:
-il contrappasso della protagonista. Detto così ha del dantesco, infatti Jill da drogata di telefono passa ad un rifiuto totale e claustrofobico dello squillo stesso.
-il gatto che mangia il canarino, fin troppo semplice metafora naturalista (ex fiusei) della caducità umana(vogliamo prenderla daquesto lato?) o della legge della jungla.