Un film duro e violento ma estremamente affascinante sino all'ultima scena. Questo grazie ad una buonissima regia e, soprattutto, ad un ottimo cast. Più che E. Wood (la cui immagine è purtroppo ancora legata al Frodo della trilogia di P. Jackson), mi sento di elogiare C. Hunnam, autore di una prova incredibile. Un pellicola illuminante e veritiera, incentrata sul mondo degli Hooligans, i 'tifosi calcistici' più temuti di tutti. Anche se qualche nostro ultras avrebbe solo da imparare. Imperdibile.
Alla luce di quanto successo solo 3 giorni fa - e mi riferisco all'omicidio del poliziotto Rciti durante il derby Catania Palermo - ritengo questo film tanto drammatico quanto attuale. Il fenomeno Hooligans in Inghilterra non è paragonabile alla nostrana concezione di tifo ultrà: in entrambi i casi il calcio è sicuramente un pretesto, ma da noi una squallida sete di sangue (e non importa da dove questo scorra)prende il posto dei valori in gioco nel film, che sono sicuramente di ben altro spessore. Complimenti all'autrice.
Un film girato con molto mestiere e molta intelligenza, interpreti ben caratterizzati e ben carati, il calcio come mera di un mondo parallelo e pressoche' estraneo, la violenza fuori dagli stadi non come mero sfogo di bestiali istinti, bensi' come catarsi da un mondo che ci vuole tutti spettatori, ma l'Uomo e' guerriero, per sua natura. Non piu' per fame ma per ideale. Ideale d'appartenenza che questo mondo sempre piu' globalizzato vuole distruggere. Purtroppo (o per fortuna) anche gli ideali hanno gli anticorpi. E molto efficaci, anche. Il film ha tutto per coinvolgere chi lo guarda, anche chi non ama il calcio: ritmi giusti, dialoghi ponderati, mai banali e mai prolissi, nessuna retorica da salotto buono, nessuna filosofia da bar sport. Ci si carica di adrenalina, ci si sdegna, ci si commuove, talvolta persino si ride. Che cosa pretendere di piu'? Sono questi i film che vorremmo sempre vedere. Ma quanto sono rari al giorno d'oggi, ahime'...
Credo che il regiasta e gli attori siano riusciti a dare uno spaccato di vita di giovano inglesi (e non) "vicini" al mondo del football con le loro regole i loro prinipi e la loro mentalità.
Rispecchia il reale modo di porsi di questi ragazzi...che sia condivisibile o no.
Sicuramente il regista ha avuta delle esperienze oppura aveva un'ottima spalla.
Belle le interpretazioni dei giovani attori....ne sentiremo parlare ancora.
Trailer italiano (it) per L'ultima volta che siamo stati bambini (2023), un film di Claudio Bisio con Alessio Di Domenicoantonio, Vincenzo Sebastiani, Carlotta De Leonardis.