Il meccanismo chiave di questo film superbo (sottovalutato sino all'idiozia dalla critica internazionale) sta nel fatto che gli aggressori non sono uccelli da preda, ma comuni volatili. inoltre il film punta molto sul "tempo di attesa": per tre quarti d'ora il film scherza sul ciglio del burrone, intreccia fatui convenevoli appena sfiorati dal presagio, punzecchia la sostanziale vanagloria dei protagonisti e li sospinge dolcemente verso una "banale" intesa sentimentale.
tutto il film è una riflessione sull'angoscia, affrontata da diversi punti di vista (psicologico: quello della madre, che teme di essere abbandonata dal figlio; morale: quello di melaine, che s'inventa un ruolo sociale per riempire il vuoto della propria vita scioperata; metafisico: quello della comunità assediata, che vede improvvisamente ribaltarsi il tradizionale rapporto tra uomo e natura), tutti materializzati nelle torme di corvi e gabbiani che riempiono sempre l'inquadratura e trasmettono un insostenibile senso di minaccia già prima di attaccare.
una commedia acidula che ammorbidisce tutti i contorni, spiabando la strada all'invasione del terrore. girato con proverbiale ricchezza tecnica (1400 inquadrature, 371 delle quali consistono in effetti speciali), gli uccelli coniuga in modo del tutto inedito la suspance: grazie agli effetti elettronico-acustico, le strida e lo sbattere d'ali percorrono in sottofondo tutto il film e insinuano un disagio perenne che quasi prescinde dalla trama. la magnifica atmosfera espressionista della scena finale cos'altro è se non l'incubo del giudizio universale tradotto in luce?
Un film con questo titolo potrebbe benissimo essere di Tinto Brass , in realtà è di uno dei due registi più sopravvalutati di sempre ( l'altro è Kubrick ).
Effetti speciali da videoamatore , storia che più inverosimile non si può , sconclusionato e completamente privo di suspence , questo film si dilunga stancamente per quasi 2 ore senza fornire alcuna spiegazione sulla pazzia degli uccelli.Fosse stato girato da un qualsiasi altro regista sarebbe considerato un B-movie
Uno dei capolavori assoluti di hitch;l'essere umano che si ritrova a fare i conti con la caduta del suo dominio e la riscoperta dei sentimenti, nel cuore del caos della natura.un film poetico e di grande tensione, che dimostra una volta per tutto che un capolavoro resta un capolavoro, ed anche se oggi gli effetti speciali che si possono usare sono strabilianti, questo film resterà insuperato per atmosfera, introspezione e tensione emotiva; unica vera protagonista: la regia di sir hitch.
Si può affermare senz’ombra di dubbio che questo è un film d’orrore. In effetti è l’unico insieme a Psycho nella lunga filmografia di Alfred Hitchcock, mentre in tutti gli altri thriller non si superava mai il contatto con la realtà. Proprio questa è l’arma in più del film, infatti l’eventualità di combattere con un’entità diversa dall’uomo come la natura, spiazza i protagonisti del film. Quando gli uccelli stanno per attaccare l’uomo sono le scene più belle, anche più degli attacchi veri e propri in quanto il regista amplifica molto il terrore con l’attesa, e il film diventa bello proprio perché la tensione è altissima. Forse spiegando l’impotenza dell’uomo contro la natura il film voleva donarci una morale, ma penso che invece il regista ha voluto soltanto spaventarci, e ci è riuscito bene. .