La sorgente del fiume

poesia e pittura in simbiosi pura

(9/10)

E' inutile... questo genere di film o li ami o li odi... e io li amo. Reputo Theo Angelopoulos tra i migliori cineasti viventi, al pari di Aki Kaurismaki e di Zhang Yimou. Nessuno più di loro riesce a raccontare la profondità dei sentimenti attraverso i silenzi, i lunghi piani sequenza ed i colori delle scenografie. In questo film la presenza dell'acqua come specchio reale e metaforico è pura poesia. Bisogna vederlo per valutare... ed amare (od odiare). Non ci sono mezze misure, film del genere colpiscono gli antipodi dei gusti. Chiunque vi si approcci, sappia a cosa va incontro: o un insopportabile polpettone, o un dipinto dell'anima e della malinconia. Io vi ho trovato quest'ultima (ma non biasimo che subisce l'efdfetto contrario).

Mauro, 30 anni, Francavilla (PZ).
(29 Gennaio 2007)

Più efficace di un cartone di Lexothan

(1/10)

Un polpettone immane. In confronto "La corazzata Potemkin" (quella del film di Fantozzi)è un thriller mozzafiato. Penso a quei poveri cristi che hanno comprato il biglietto per vederlo al cinema... Un film di una noia mortale, roba da eterno riposo ... Pollice verso, inesorabilmente, senza sconti e senza dubbi!!!

Lamberto, 41 anni, Taranto (TA).
(4 Maggio 2006)