Esperimento di thriller internazionale all'italiana riuscito a metà: storia in sé avvincente, penalizzata in primis da alcune interpretazioni (piuttosto scadenti in particolare la Sansa e il giovane Parks) e poi da alcuni passaggi o ingarbugliati o tirati via (le modalità del furto della valigetta).
Ed il finale risolutivo non convince del tutto.
Apprezzabili certe atmosfere ed ambientazioni.
Ne avevo sentito parlare ma l'ho visto solo da poco in tv. Sceneggiatura e regia nettamente sopra la media del cinema italiano. Poco convincenti gli attori, anche Maya Sansa, qui forse nella sua peggiore interpretazione. Nel complesso comunque un film molto bello. Peraltro gli sceneggiatori avevano raccontato nel 2006 quello che sta accadendo oggi con lo scandalo intercettazioni globali. Se i politici e i servizi segreti guardassero più film forse imparerebbero qualcosa.
Un thriller molto buono, ottimamente scritto e diretto, con una bella fotografia. Un tema spinoso e interessante. Il film coinvolge fino alla fine e apre inquietanti scenari sulla politica delle intercettazioni e dello spionaggio. Unica pecca, forse, l'interpretazione degli attori non sempre all'altezza.
Pellicola italiana dinanzi alla quale la critica ha storto la bocca, in realtà a mio parere si tratta di un buon lavoro, dalla trama molto originale per i canoni classici della filmografia nostrana. La regia è buona, solo a tratti didascalica, con alcuni riferimenti alle modalità di ripresa degli sceneggiati italiani, discreta anche la fotografia e appena sopra la sufficienza le interpretazioni dei protagonisti (il cattivo non è, forse, un pò troppo cattivo?). Forse è la sceneggiatura il vero punto debole del film. Se fosse stata più serrata e meglio scandita, avrebbe consentito di tirar fuori un lavoro decisamente più accattivante ed interessante, visto il soggetto assolutamente originale. In mano alle più esperte mani hollywoodiane, probabilmente, il film sarebbe risultato molto più brillante di quanto non sia, quasi bisognoso di esser oliato nei punti clou, decisamente grezzi rispetto alla media dei buoni thriller statunitensi. Nel complesso, comunque, ne esce fuori un'opera tutt'altro che memorabile ma senza dubbio guardabile. Meglio la prima parte (più fluida ed intrigante) della seconda (più legnosa e soporifera).
Un thriller italiano molto interessante. Una regia asciutta e sicura, una storia ben congegnata e basata su fatti veri, una sceneggiatura intelligente, misurata e incisiva. Il tutto ben lontano dai clichè tutti azione e sparatorie dei film americani. Assolutamente da vedere, per capire che una volta ogni tano anche gli italiani sono in grado di fare film che non siano le solite commedie sentimentali intimiste o i polpettoni comici.