FilmUP.com > Opinioni > La guerra di Mario
HomePage | Elenco alfabetico | Top 100 - La Classifica | Scrivi la tua Opinione


La guerra di Mario

Opinioni presenti: 7
Media Voto: Media Voto: 7.5 (7.5/10)

Scrivi la tua opinione su questo film


Altre risorse sul film:
Trailer, Scheda, Recensione, Opinioni, Soundtrack, Speciale: interviste.

Ordina le opinioni per: Data | Voto | Età | Città

Attenzione: nei testi delle opinioni, potresti trovare parti rivelatorie del film.



opacità

(8/10) Voto 8di 10

Son passati un paio d'anni dall'uscita di questo film e un annetto circa dall'acquisto del dvd. Antonio Capuano è un regista di quelli veri. Capaci di osare e di mettersi in gioco applicando al cinema idee e situazioni complesse,mai banali. Che, per essere espresse, richiedono punti di vista per nulla ruffiani e asettici. E,come sempre,nella vita, chi ha idee e punti di vista rischia. E i suoi son sempre film rischiosi. Lo è anche questo "La guerra di Mario". Il tema è complesso e frastagliato. L'affido temporaneo di un minore di nove anni ad una coppia che cerca, attraverso lui, di tracciare la rotta del suo futuro. Una splendida Valeria Golino pennella un personaggio difficile. Una donna che cerca in Mario il senso della sua vita. Nonostante i muri che li dividono. Mario è un ragazzo difficile, che ha trascorso i suoi primi nove anni nella periferia napoletana. Dove i valori morali non esitono. E non esiste nulla.Nè affetto,nè speranza...ma solo opacità. Un'opacità che rende la vita solo...sopravvivenza.E lascia su Mario delle ferite che sembrano indelebili. Lei invece è la classica figlia della Napoli bene. Insegna arte ("La libertà è arte" afferma in una sua lezione agli universitari della "FedericoII"). Figlia della classica borghesia napoletana chiusa, nel proprio bozzolo, nei suoi appartamenti collinari con vista mare. Un compagno ( un bravo Andrea Renzi) con cui condividere un rapporto asettico, fatto di poco coinvolgimento e molti fraintendimenti. Cerca in Mario una speranza, una vita diversa, il sentimento di madre che crede di non aver mai avuto. E Mario gli trasorma la vita mettenda sulla sua strada persone,situazioni e vite a lei sconosciute. A chi ama il cinema che và oltre lo svago ma che pone i pensieri e le persone al centro della scena.



Antonio, 39 anni, Castellammare di Stabia (NA).




Non bello ma interesssante

(7/10) Voto 7di 10

Il film in sè un pò mi ha deluso ma comunque è interessante l'argomento degli affidi familiari e lo spaccato della triste vita di napoli. Ovviamente molto bravo il piccolo Grieco mentre la Golino sembra sempre attonita di quello che la sceneggiatura le fa fare.



Pierluigi, 26 anni, San giovanni in croce (CR).




Quale futuro per Mario?

(9/10) Voto 9di 10

Film duro e coinvolgente sul piano emotivo. E’ chiara la recensione di Daniele Sesti, ma ancora più illuminante è l’intervista con il regista e Giulia -Valeria Gonino che, dopo Respiro, fornisce ancora una volta una convintissima interpretazione di una donna che mette in discussione la realtà in cui vive e l’affronta in prima persona. In “Respiro” l’ambiente era quello di Lampedusa, in questo film è alle prese con i problemi di Napoli. Cosa aggiungere alla recensione e all’intervista? Poco, perché il film è da vedere e da ascoltare. Ogni personaggio ci dice qualcosa, anche se è vero che il regista cede ad una tendenza fin troppo didascalica che toglie un po’ di freschezza al film: il vecchietto che alleva cardellini è metaforicamente il nonno che manca a Mario, che si contrappone alla futura nonna vera alla quale la figlia rimprovera di non averle mai trasmesso la maternità. Mario è il vero protagonista: nessuna sbavatura, la sua reazione alle attenzioni ed alle preoccupazioni di Giulia, sono quelle di un bambino che chiede solo amore. Il pianoforte che lui non vuole suonare, la notte passata in auto, i suoi rifiuti a fare quello che fanno gli altri compagni a scuola, i due ambienti, quello della scuola in una zona “bene” della città e quello dei vicoli, sono “indizi” del regista di una educazione non ricevuta, da genitori non avuti. Quanto pesa sul modello pedagogico e sociale che contrappone Giulia e la sua libertà e spontaneità, all’istituzione dell’affido? Quanto contano la dolcezza, i discorsi della mamma, la dolcezza del bambino con il “suo” cagnolino, davanti ad un “modello” istituzionale al quale il sistema dell’adozione deve invece “obbedire”. Quanto conta il fatto che Giulia potrebbe riempire la vita di Mario dell’amore che gli è sempre mancato? Quanto sono stati valutati questi elementi per la decisione finale? Poco, comunque non ancora abbastanza per impedire che il bambino venga affidato ad altri, nello specifico ad una coppia vera, più anziana e anche per questo più “affidabile”, ma fino a quando per il futuro di Mario - adulto?



Giuseppe, 58 anni, Milano.




vedi napoli e poi ....muori

(6/10) Voto 6di 10

Il film offre al pubblico un'incredibile spaccato di napoli che fa incredibilmente riflettere un normale ragazzo che come me e' cresciuto in una normale famiglia del nord andando semplicemente a scuola e guardando ogni tanto i cartoni animati. Brava la Golino alle prese con le problematiche di un bambino che vive un'ambiente che non appartiene .....ad un bambino.



Reoscar, 34 anni, Milano.




film incisivo

(8/10) Voto 8di 10

non scontato nè banale il film si presenta come uno spaccato realistico(a volte fin troppo)della realtà di Napoli.Ottima l'ambientazione ed anche la fotografia(d'altronde stiamo sempre a Napoli...).Il film tratta in maniera incisiva la realtà complessa delle adozioni,senza scendere però nei melodrammatici o melensi racconti stile libro cuore.In definitiva un film da vedere senza pregiudizi e senza la pretesa di capire tutto dall'inizio,dando per scontato le cose e le situazioni.Una citazione a parte per il grande Mimmo,attore-cane dalle eccelse qualità,che è senza dubbio uno dei protagonisti del film,dimostrando così che nn è necessario parlare per trasmettere emozioni. Una ultima citazione per gli amanti delle fotografie(ed io ne conosco qualcuna...):vedendo il film vi chiderete il perchè di molte cose...



Marcello, 24 anni, Napoli.





Sfoglia indietro   pagina 1 di 2   Sfoglia avanti

Scrivi la tua opinione su questo film


FilmUP
Trailer, Scheda, Recensione, Opinioni, Soundtrack, Speciale: interviste.



Ricerca Opinioni
Elenco alfabetico:    0-9|A|B|C|D|E|F|G|H|I|J|K|L|M|N|O|P|Q|R|S|T|U|V|W|X|Y|Z

Cerca:     Titolo film     

I FILM OGGI IN PROGRAMMAZIONE:
In evidenza - Dal mondo del Cinema e della Televisione.

Il video del momento
Attenzione!
Per poter vedere questo video hai bisogno di Flash, se devi installarlo segui il link:

Installa Flash
Trailer italiano (it) per Sound of Freedom - Il canto della libertà (2023), un film di Alejandro Gomez Monteverde con Jim Caviezel, Mira Sorvino, Bill Camp.

Tra i nuovi video:
Cerca CINEMA
Film:
Città:
 
Provincia:

I film al cinema nelle sale di: Roma, Milano, Torino, Napoli, Palermo, Bari, Genova, Firenze Bologna, Cagliari, tutte le altre città...
Oggi in TV
Canale:
Orario:
 
Genere:
Box Office



© 1999-2020 FilmUP.com S.r.l. Tutti i diritti riservati
FilmUP.com S.r.l. non è responsabile ad alcun titolo dei contenuti dei siti linkati, pubblicati o recensiti.
Testata giornalistica registrata al Tribunale di Cagliari n.30 del 12/09/2001.
Le nostre Newsletter
Seguici su: