è una favola moderna con un buon pizzico di effetti speciali.Ripropone lo stile del già conosciuto jumangi,cambiandone il genere,nulla di impegnativo,ma ben articolato e con una profonda morale,Consigliato per le famiglie.
il rifacimento in chiave spaziale ( non sequel ) di jumanji e', nei limiti del divertimento per ragazzi a cui e' dedicato, molto scorrevole e piacevole, con buoni effetti
speciali che arricchiscono il contenuto buonista del film che parla di avventura da vivere
sbalorditi nell'ingenuità dell'adolescenza .L'inevitabile finale, le altre cose che devono per forza accadere in questo tipo di film ne fanno un prodotto assolutamente scontato , ma nella
sua doverosa leggerezza zathura riesce a dare un centinaio di minuti senza buchi di trama,
con qualche citazione filmica (campeggia il manifesto di “Bullit”con Steve Mc Queen in varie scene ) e dei buoni ( quanto melensi comunque ) propositi di bonta' e riconciliazione.
Da segnalare il design degli alieni e del robot , che risultano credibili e debitori di una
fantascienza degli anni che fu, design non troppo esagerato per non spaventare oltre il dovuto i prevedibili giovani spettatori in sala . Partecipa anche Tim Robbins nella parte del padre per cachet e divertimento. Da vedere accompagnando i figli o i nipoti , ma non sara'
solo una prigionia sofferente e obbligata per doveri paterni per la sua durata in quanto evita l'infantilismo esagerato nel raccontarsi e offre buone immagini visive. Certo andare a vederlo apposta per motivi diversi non ha neanche molto senso ma i suoi intenti e
presupposti sono assolutamente chiari, molto piu' di quelli del tradente , in questo senso “cronache di narnja “.Paragoni con il prototipo , a parte che manca la presenza forte di un
Robin Williams a dare tono , ( Robbins appare solo all'inizio e slegato dalla trama portante )
sono inevitabili e il film ricalca in pieno l'idea di base perdendo di originalita',ma possiamo lasciar da parte questi indubbi difetti proprio per il basso obbiettivo che ha il film, un divertimento leggero che viene soddisfatto nei canoni sopra indicati.
film piacevole, pensavo fosse più simile a Navigator,bellissimo film dell'86, invece è una versione per l'infanzia di Jumanji...cmq è una pellicola che intrattiene e strappa qualche sorriso
Costretto giocoforza da una claustrofobia narrativa che sembra non finire mai, “zathura – un’avventura spaziale” è uno di quei film che sembrano promettere molto bene sulla carta, per rendersi conto solamente quando ormai è troppo tardi che tenere desta l’attenzione dello spettatore con trovate che si ripetono pedissequamente per due ore non è cosa facile, neppure per uno sceneggiatore navigato come david koepp.
brutto? no, però ripetitivo e senza respiro.
da tenere:
la confezione è ottima e la regia dell’attore/regista jon favreau fa quel che può per vivacizzare una storia spaziale ambientata tra le mura di casa dei giovani protagonisti.
da buttare:
chris van allsburg, per essere uno scrittore dedito al fantastico, pecca proprio in fantasia; “zathura” è quasi la copia carbone di un altro suo libro, quel “jumanji” che vide una discreta trasposizione filmica nel 1995; la scusa che questa nuova pellicola sarebbe stata concepita proprio per esserne il suo seguito non regge proprio... va bene la serialità, ma quando si fa “ripetitività” allora è solo furbizia.
considerazione finale:
e’ un film per tutta la famiglia, a patto di accettare qualche sbadiglio di tanto in tanto. ma se non avete ancora dei figli... beh, continuate a prendere delle precauzioni. non si sa mai.
Basato sul best seller di Chris Van Allsburg (che gia' ricordiamo per il film Jumanji del 1995), Zathura ci racconta l'avventura di due fratellini: Danny e Walter.
Un racconto piacevole per una serata rilassante da felice famigliola tutta riunita. Una pellicola apparentemente banale ma che ha da insegnare pure a tanti genitori, troppo indaffarati dagli impegni lavorativi per non accorgersi delle difficolta' dei propri figli.
Zathura non colpisce per l'imponenza degli effetti speciali, bensi' per la semplicita' del suo messaggio.
Un monito, talvolta accompagnato anche da una divertente forma di comicita', per una serata piacevole ed educativa sia per grandi che per piccini.
Trailer italiano (it) per Le otto montagne (2022), un film di Felix van Groeningen, Charlotte Vandermeersch con Luca Marinelli, Alessandro Borghi, Filippo Timi.