Paul verhoeven batte michael caton-jones 10 a 0.
questo è il verdetto finale tutto qui.
una storia abbastanza complicata e accativante, la stessa protagonista ma il risultato e diametralmente opposto. il primo ci proponeva un personaggio femminile erotico non perchè facesse vedere più centimetri di pelle, ma perche il suo personaggio ambiguo, intelligente, perverso, colto e spudorato in un contesto caldo e in una svolgimento del film accativante e lineare nella sua intrigata trama psicologica , rendeva il tutto godibile e appasionante.
il secondo, freddo, scarno, dove l'erotismo lascia posto ad un sesso glaciale da film di fantascienza, una trama intrigata ma per niente coinvolgente, un improbabile psicologo schiavo del copione, una protagonista solo provocazione e a sua volta schiava del precedente personaggio senza dare le stesse emozioni. ridicoli i personaggi di contorno, veramente ridicoli, approfonditi malissimo, ispettore, moglie e giornalista , ma la cosa più patetica e aver voluto trasformare londra in n.y. o l.a.. la regia è tutto in un film e qui si vede. peccato .
non sono d'accordo con chi lo stronca ma nemmeno con chi lo esalta,niente a che vedere con il primo film,lei è ancora molto bella ma nei panni della seduttrice questa volta è un pò troppo forzata questa volta,lui è una scelta pessima assolutamente in significante come personaggio.
io sinceramente non ho capito chi è l'assassino ma penso che sia lei a dispetto delle apparenze,come lo era nel primo,e poi francamente le scena iniziale è ridicola e il film lascia troppi interrogativi irrisolti,prevedo un Basic instint 3!!!
sufficienza risicata!!!
Dopo tanti anni dal primo basic instict l'idea è comunque nuova, rara.
Una lei che non accenna a sfiorire, (chirurgo maxillofacciale docet?). Nonostante i suoi annetti li abbia...e già. Comunque dicevo, dopo tanti anni ritrovo lei un'attrice migliorata nelle performances (va, se non altro, segnalato il dialogo in primo piano col coprotagonista wells quando lui le fa vedere il coltello). L'attrattiva del film è tutta li.
Ma non solo, gli attori a corollario sono dignitosi ed interpretano la parte con spicco. Efficaci.
Ritengo basic istict un film che a fatto epoca e continuerà a fare epoca, il secondo, soprattuto per come affronta il tema scabroso per cui è noto al grande pubblico, il primo però. La mia domanda, ora è la seguente. Ma shiaron, tra vent'anni, chi lo farà basic istinct se lei sfiorisce. Io propongo sin da ora, e vedrete che ci prenderò, Milla Ihovoichscis.
Arrivederci.
il film e' estremamente debitore del primo capitolo in quasi tutto , da cui non tenta neppure di discostarsi ma solo di fornire qualche variazione ( sonnolenta ) sul tema,incentrandolo sul personaggio disinibito della stone che a quasi cinquanta anni e' stupenda e provocatoria ( complimenti anche a truccatori e chirurgo ), ma mai quanto lo fu nel primo capitolo .Qui le scene cardine sono ripetute ma in un altra veste, dell'interrogatorio c'e' traccia subito ma non in versione sexy , il punteruolo viene sostituito con una cinghia, le corse in macchina liquidate subito nella ottima ( tecnicamente ) scena iniziale.Ma la fantasia di sceneggiatori assolutamente al di sotto di joe eszterhas non finisce qui : sostituisce il detective nick curran con uno psichiatra , la scena della discoteca c'e' senza la versione lesbodance ( chi non la ricorda ?),uno degli omicidi e' su un letto con modalita' simili al primo favoloso delitto del primo capitolo e poi si va a finire nella stessa maniera di basic 1.con un finale aperto che ti fa capire senza dirti esattamente...veramente scialbo , macchinoso e oltretutto talmente pieno di primi piani digrignati della sexy stone per dare carica erotica da risultare a tratti ripetitivo.
La trama oltretutto visto il finale si incarta con diversi buchi sia che venga interpretato in un modo o nell'altro, ci sono cose che spiegate in una maniera collidono con altre.
bene ha fatto michael douglas a staccarsi dal progetto ( per qualunque motivo , spero lo abbia fatto per motivi artistici ) , e mentre giudico questo un assoluto remake con variazioni piu' che un sequel , noto anche che la scenografia ha molto merito nella costruzione e utilizzo di alcuni interni veramente belli dello studio e della casa della scrittrice, e il cast e' assolutamente sottotono con David Morrissey inadeguato per far raggiungere con le sue espressioni il coinvolgimento allo spettatore.
Con molto piacere rivedo invece charlotte rampling , sempre affascinante e misurata nonostante gli anni passino , unica che si salva da questo sbiadito sequel fotocopia negativa.
Ero scettico quando sono entrato in sala, ma la trama mi coinvolto in un crescendo. Quasi mai il fim è stato banale, in diversi punti poco realistico ma non è questo che si chiedeva ad un film del genere.
A detta delle donne la Sharon dall'alto dei suoi 48 anni era fantastica, io non sono d'accordo, un po troppo "sintetica" nell'aspetto e forzata 'interpretazione. Spesso è mancata la naturalezza .
pagina 1 di 12
(4.5/10)
