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Il caimano

Opinioni presenti: 192
Media Voto: Media Voto: 6 (6/10)

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Nessuna propaganda.

(7/10) Voto 7di 10

Bello,provocatorio,furbo e intelligente ma discutibile sulla scenografia. Troppo povera, va'bene per il produttore (S.Orlando) con pochi mezzi, ufficio da sfigato. Ma'Berlusconi....



Franco, 58 anni, Piacenza (PC).




Film intelligente

(8/10) Voto 8di 10

Ho visto questo film di Moretti e, credo, che il risultato sia più che ottimo. Moretti ha messo nei dialoghi e nelle immagini tutto ciò che io ho capito in questi anni. Mi meraviglia molto, peraltro, che buona parte dei cittadini italiani abbia, nonostante tutto, dato "credito" anche in queste ultime elezioni, al presidente del Consiglio uscente (più della morale poterono i propri interessi materiali?).. Riferendomi al film devo ricredermi su Orlando (che non mi era mai piaciuto)per una interpretazione veramente all'altezza. Grande moretti quando canta Adamo.



Mirco, 56 anni, Genova (GE).




Un gran bel film italiano

(10/10) Voto 10di 10

Questo è (sarebbe) un film da vedere e da gustare come si gusta (si dovrebbe gustare) un qualunque altro film. Vale a dire superando opachi schematismi politici che, in questo caso, non hanno senso alcuno. Come dice uno dei co-protagonisti della storia, sarebbe (è) sciocco anche solo pensare di fare oggi un film su Berlusconi. Quando su di lui è stato detto (scritto) tutto e il contrario di tutto. E si sa quanto è utile e necessario sapere per valutarne il significativo ruolo che gli viene attribuito nel cambiamento epocale del nostro paese. Resta fermo, tuttavia, che nessuno finora aveva avuto l'idea (il coraggio?) di fare un film in cui si parla di Berlusconi senza mezzi termini. E si affrontano, con durezza e chiarezza politicamente corrette, argomenti su cui molti (troppi) ancora glissano per indiferenza e noncuranza. Ciò posto, quello che ho visto è un gran bel film italiano. E non è cosa da poco. Girato, con mano lieve e sicura, da un regista in fase di grande maturazione e qui assai meno autoreferenziale (antipatico?) di quanto non sia mostrato in passato anche in lavori di grande pregio. Con un cast di ottimi attori che offrono una prova corale superba, pur ruotando attorno alla figura centrale (e controversa) che Silvio Orlando interpreta con il mestiere, il cuore e il senso di condivisione per i ruoli che interpreta che tutti gli riconoscono. Insomma, e al di là di tanti giri di più o meno paludate parole, un altro bel film italiano. Girato da un bravo regista italiano. Che racconta ordinarie storie metropolitane italiane. Che porta in superficie le piccole cose della nostra vita. Un film nel quale Berlusconi c'entra come i cavoli a merenda, essendo il mero veicolo politico per capire il contesto in cui si svolgono storie (assolutamente umane) che intrigano e coinvolgono. Perchè sono le nostre storie. Quelle di un'Italia che ci è cambiata sotto gli occhi senza che ce ne accorgessimo ovvero facessimo qualcosa di davvero importante per cambiarle. Sono uscito dal cinema contento di aver visto un bel film, di aver pagato il prezzo del biglietto e con la consapevolezza che sarei pronto a pagarlo di nuovo domani per rivederlo. E ciò non è davvero poco, in questi tempi sbiaditi che siamo costretti a vivere.



Sergio, 55 anni, Firenze.




Il classico film comunista

(1/10) Voto 1di 10

Inquadrature poco ravvicinate e se fatte richiamano il classico erroore italiano di dirigere un film da qualcuno che non è all'altezza. per la trama ... è ovvio che il film fu commisionato da una certa parte politica del paese che pare di più ad una mafia che ad una forza politica. e i risultati veri si vedono, a parte il fatto che a chiunque l'abbia visto il film non ha lasciato alcun ricordo positivo e neppure negativo, ma gli applausi non sono stati che tiepidi ai vari festival del cinema. come dire >. metto 1 solo perchè non c'è lo zero.



Gianni, 54 anni, Corato (BA).




efficace

(10/10) Voto 10di 10

Decisamente Nanni Moretti dietro la macchina da presa è più efficace che nei precedenti film molto autocompiacenti. Qui si avvale di due straordinari attori Silvio Orlando e Margherita Buy, anche i ruoli minori cmq ed il vero simil Berlusca alias Elio De Capitani sono straordinari. Trovata acuta è quella dei grandi registi di ritagliarsi piccoli ruoli per entrare dentro la storia, il caimano nel finale non è proprio Il Berlusca ma è riferito in senso metaforico a qualsiasi prepotente che vuole far strali della giustizia e mettersi al di sopra di essa. Naturalmente Moretti efficacemente (e sottoscrivo) descrive come gli italiani siano (speriamo aprano gli occhi in molti)così co***oni ad accodarsi a simili prepotenti in odore di mafia. 10 per alzare la media



Omino, 51 anni, Roma (RM).





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