Soavi costruisce un film dalla sceneggiatura sgangherata, sulle spalle di un artisticamente fragile Alessio Boni.
Saper confezionare delle buone fiction televisive non vuol dire saper fare cinema.
Film inutile, nonostante, la presenza di uno spettacolare e tarantineggiante Michele Placido.
Sensuale e affascinante come sempre il cammeo di Isabella Ferrari.
Sconsolante, ma mica perche'e' brutto...e'un ottimo
film invece,cio'che intristisce e' il cinismo oltre
ogni limite di un individuo che non ha nulla di umano.
ottimo come spot per il ripristino della pena di morte,in quanto vuol dimostrare che se uno e' marcio lo rimane sempre,e se si pente e' solo per convenienza.per cui,quando una persona calpesta ripetutamente,ripeto ripetutamente il prossimo,non va redenta,va giustiziata.
Michele Soasvi non mi ha deluso come credo non abbia deluso i suoi fans ( del resto anche le fiction televisive erano di alto livello, altissimo se commisurate alla media, tranne l'infelice caso di San Francesco ). La storia è davvero amara, tristissima, e svela un retroscena dell'essere uomo che non si vorrebbe mai sapere né vedere ( ma sono convinto che nell'elaborazione del tema conti moltissimo l'attenersi ai canoni del noir ). In fondo dire che il mondo è marcio è un'opinione vecchia come il mondo stesso, così come gli altri accenni alla cronaca del film ( il nord est avido, egoista, ecc. ; la normalità che sconfina sempre con il crimine, ecc. ). Quello che pè bellisssimo, invece, è lo strazio ( splendidamente reso da Boni, il più grande attore giovane italiano del momento ) di non riuscire mai ad approdare a questa purezza, a questa normalità, a questo essere " merito " che il protagonista desidera fino allo spasimo ( e, si badi, il suo passato era legato al terrorismo che voleva proprio distruggere questa nornalità ). Le ballerine del laido night hanno le ali come gli angeli; Isabella Ferrari spunta irridente dietro una donna nuda che sfoggia un vestito da sposa e si allontana senza che il protagonista riesca a raggiungerla. E' il destino che fa sprofondare nell'abisso questo eoe nero, proprio servendosi di quel desiderio di essere notrmale ( e finirla con le violenze ) che lo anima. Il delitto peraltro, compiuto con freddezza e anche con compiacimento si porta sempre dietro una maledizione bven espressa dal motivo ricorrente della Caselli: la coscienza ? Non sono convinto che il protagonista sia un vincitore; non sono neppure convinto che l'opera sia un inno alla criminalità e all'ingiustizia. parte il fatto che raramente al cinema si veda con tanto disprezzo e disgusto la brutaòità di una criominalità impazzita, conta proprio questo non poter uscire dal letamaio in cui il giobvane si è cacciato. Siamo ben dentro il moralismo, e il film di Soavi appare una vera requisitoria sulla banalità e la sgradevolezza ( ma anche la maledizione ) del male; e poco importa, in fondo, che il bene, la normalità siano così insulsi e così stupidi.
Oltre a questo c'è un film che è un ottimo mreccanismo d'azione, di montaggio, di inquadratuire sghembe ed originali, di punti di vista inaspattati nel filmare il reale: tutti talenti che Soavi ha coltivato come ottimo regista di horror films.
Il film è assolutamente banale e desolante, ma sicuramente è peggiorato dalla "prestazione" di Boni, inespressivo e finto come sempre.
Da salvare il grande Placido e l'affascinante Isabella Ferrari.
E' sicuramente un film che ti lascia qualcosa dentro..ti porta a riflettere sia sulla società in cui viviamo, che sulla natura dell'uomo..se il detto dice "Errare è umano, perseverare è diabolico" il film ne è la prova materiale. Una descrizione efficace, chiara,indolore di come l'animo umano sia facilmente corrompibile e di come sia difficile cambiar strada, chiudere le porte ad un passato burrascoso come quello di Giorgio.Sicuramente la cosa che mi ha stupita maggiormente è stata la mancanza di un lieto fine, ci si aspettava un Giorgio innamorato che finalmente diventata una persona "onesta", pulita..e invece..ecco che ancora una volta uccide..per la sua Libertà..perkè ormai è fatta.."è un cittadino onesto come tutti gli altri" e nessuna copertura o "faccina pulita" occorre + per nascondersi.
Un film che sicuramente consiglio..non sai mai quello ke ti puoi aspettare..non puoi crearti un "finale personalizzato", che con la maggior parte dei film si avvera! Ed anche questo è spettakolo!
Concludendo: andate a vederlo.. può servire per provare a visualizzare meglio come sia corrotta la nostra società..e che.. "chi fa da sé..fa per tre!"