Il ventinovenne Carlo, di cui apprezzo il commento, ha totalmente ragione. Tuttavia, non sarei poi così drastico nell'esprimere un giudizio negativo. Direi che la nota positiva è senz'altro l'interpretazione di Hoffman, bravo e convincente sia nell'esprimere il lato futile e modaiolo di Capote, sia quello più intimista, fragile ed intenso. Peccato per il doppiaggio, decisamente irritante se non addirittura imbarazzante. Per il resto, la pellicola è poca cosa. Storia poco intrigante, dialoghi senza mordente, personaggi di contorno del tutto privi di spessore. Ne esce fuori un film molto lento ma, soprattutto, noioso e poco attraente. Insomma, togli Hoffman e... non resta nient'altro.
Una vicenda di cronaca nera che inaspettatamente fa ripercorrere a Truman Capote il suo passato attraverso il rapporto con uno degli assassini della vicenda. E lui che ormai era l'idolo dei salotti, dopo aver misurato il peso gravoso del suo passato, inizia a distruggere il suo futuro per tornare alla solitudine da cui proveniva e morire malato e alcolizzato con sulle labbra l'ultima parola che avrebbe mai immaginato... Mamma... Il film non arriva tanto lontano perchè si ferma nel punto giusto e necessario a farti comprendere com'è arrivata la fine, quella vera, quella di Truman Capote.
Il film e' buono, l'attore e' molto bravo. La voce del protagonista non l'ho trovata fastidiosa, direi in linea col personaggio gay. Pero' il film non mi ha coinvolto, l'ho trovato quasi pa**oso.
Voto 6 politico
Hoffman è fantastico...hoffman è il film...l'oscar sembra anke riduttivo x la sua interpretazione...non sapevo nenake ki fosse truman capote e se non avessi visto la sua interpretazione magari non me ne sarei neanke mai interessato...mi è rimasto dentro e non lo scorderò mai. stupendo !!!
Premessa: un film "lento" può essere un capolavoro...anzi, di solito così sono proprio i capolavori, mentre i film adrenalinici sono quelli da popcorn che non lasciano traccia di sè dopo una visione. In questo caso, però, il film è semplicemente noioso: intanto noi italici ben poco conosciamo di questo "personaggio" e certamente troppo poco per appassionarci o desiderare saperne di più. Inoltre il film ben poco dice della vita del protagonista, dando per scontato che lo spettatore già sappia come e dove collocare i fatti narrati, nel contesto generale della vita dell'autore. Ma, al di là di tutto, non trovo alcuna morale nel film, non trovo alcuna introspezione, ma al limite, buttata lì, l'espressione di un animo travagliato, senza alcun approfondimento. Fredda cronaca, quindi, questo "Truman Capote: a sangue freddo". Non parliamo poi della voce italiana (non so quella originale) del protagonista: va bene la fedeltà storica, ma è veramente inascoltabile e francamente dopo un'ora e mezza non si regge più.
Il mio voto è uno per i seguenti motivi:
1) come "thriller" ovviamente non c'è alcun pregio, poichè non è un thriller;
2) come film "storico" non vedo le premesse, visto che non si tratta di storia degna di nota di per sè e che gli aspetti storici della vicenda sono lasciati sullo sfondo (infatti ben poco si dice e si sa degli eventi in sè, della cattura, etc.);
3) come opera biografica, ed è questo il lato peggiore, essendo il film biografico, lascia parecchio a desiderare nell'approfondimento delle personalità e nello spessore;
4) come documentario (ma non lo è) è privo di interesse, di oggetto e diun fine...
In poche parole: il film non centra nel segno nè del proprio genere, nè di altri: esiste senza un preciso scopo, ma annoia, annoia, annoia...