Prima la recensione: film teso, vero, diretto, recitato in maniera aderente alla realta, mai gigionesco il grandissimo Seymour Hoffman.Attore fra i piu eclettici dei nostri tempi e prematuramente scomparso. Vicenda sconvolgente che colpi' l'america , quelal puritana, quelal ipocrita, farisea, falsa. Da qui Truman ricavo' l'esseenza della sua vita futura, purtroppo distrutta ddall'alcool e dalle droghe ma soprattutto dalal vile societa americana. Ed ora la critica alal critica: ma si puo dare un voto ad un film secondo la simpatia del personaggio??? Ma che roba e'? Dai per favore astenersi dal pubblciare idiozie simili.
Resta la maestrale interpretazione di Hoffman che gli è vasdo l'Oscar, ma davvero poco altro. La sua ossessione, se così si può definire, che lo porta a trascorrere 6 anni della proprio vita dietro alla storia di Perry, sembrerebbe solo per scriverne un libro, non è a mio avviso spiegata troppo bene. Sarebbe stato bello coinvolgere in egual modo lo spettatore, o almeno provarci.
il film riesce a trasmettere in modo eccellente come la sensibilita' di alcuni, in questo caso dello scrittore Capote, riesca ad aprire alcune porte il cui contenuto puo' stravolgere le nostre convinzioni.
come la sensibilita' permetta di cogliere quegli elementi che sono presenti, ma che possono non essere visibili.
come le nostre convinzioni e reazioni siano tutte connesse con quello che riusciamo a vedere e che crediamo di capire.
da sempre, qualcuno, prima degli altri, si accorge di altro, cosi' da aiutarci ad entrare in quello che trasformera' le nostre certezze.
questo qualcuno dovra' anche scontrarsi con tutto un mondo che ancora vede altro
e dovra' pagare il prezzo che le cose non conosciute chiedono a chi le incontra per primo.
un film per chi voglia aprire quelle porte.
Scrittore di fama, dalla mente molto arguta è tuttavia zimbello dell’alta società a causa dei suo modi e del suo atteggiamento ridicoli con cui si presenta alle persone. Fiuta l’occasione di aprire una indagine personale su un efferato fatto di cronaca che lo porterà a scrivere uno dei suoi più famosi romanzi. Nella ricerca della verità non mancherà di “innamorarsi” di uno degli assassini che è stato già condannato e, concentrato solo sul successo della sua opera, riuscirà a strappargli una dettagliata confessione ormai a un passo dalla forca, cosa che lo renderà ancor più ricco e famoso. Personaggio a dir poco scostante, dai modi disgustosi (e in questo forse ricalca perfettamente l’uomo che fu nella realtà) per un film che in concretezza non dice nulla.
Un film freddo come il titolo, una recitazione quella di Hoffman esagerata e sopra le righe. Ha preso un Oscar per tale recitazione e rispetto questa scelta ma se l'Academy avesse visto per prima il meraviglioso Toby Jones di Infamous cosa ne avrebbe pensato? Comunque questo film ci fa tornare un Truman Capote molto cupo, una versione drammatica ma non intensa, da questo film non capiamo cosa lega Capote e Perry Smith, sembra interessato solo al libro e continuamente ripete ad ogni appello che non ce la fa più, non ha un travaglio interiore se non quello di voler vedere subito i due condannati a morte ad esecuzione avvenuta così da dare un finale al suo capolavoro. Ne emerge una visione di Capote da egoista ed approfittatore mentre Harper Lee qui è molto defilata, quasi assente come figura. Insomma non si capisce bene, secondo me, le motivazioni che spingono Truman Capote a passare sei anni della sua vita dietro a questa storia se non quella di pubblicare un bel libro, io credo che ci sia molto di più e qui non viene raccontato. Il film si risolleva di molto nel finale dove Hoffman dà la sua migliore interpretazione partecipata e quasi intensa. Miller praticamente con la voce di Harper Lee responsabilizza Capote per non aver voluto aiutare i due malcapitati, probabilmente ci sono delle dichiarazioni degli stessi protagonisti in tal senso ma questo aspetto ancora una volta ci restituisce una immagine negativa di Truman Capote. Forse era veramente così ma a me piace di più ricordarlo nelle gigionerie di Infamous.
Trailer in versione italiana (it) per Persepolis (2007), un film di Marjane Satrapi, Vincent Paronnaud con Paola Cortellesi, Sergio Castellitto, Catherine Deneuve.
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(7/10)
