Come ha gia' puntualizzato un'altro utente ecco un bel film sull'elaborazione del lutto. Dopo un evento tragico come la perdita dei 2 adorati giovani e bellissimi figli la vita dei 2 coniugi, in un modo o nell'altro, continua.
Più "espresso" il dolore di Marion (brava la Basinger ad esprimere con l'indurimanto dell'espressione il dolore); più "tra le righe" il dolore di Ted.
Bella e non banale la sceneggiatura che alterna momenti dolorosi e toccanti sottolineati dalla bella colonna sonora, ad altri comici e tragicomici, quasi a sottolineare che, comunque, per quanto grande possa essere la perdita la vita continua. Sceneggiatura che meriterebbe ulteriori visioni per coglierne le sfumature dei dialoghi.
Forse il dialogo che dà il senso, quindi la "lezione" del film, è quello tra lo studente assistente di Ted (bravo jeff Bridge) e la figlioletta Ruth (alla bimba erano stati appena tolti dei punti di sututa a un dito)ad un tavolo di uno stabilimento balneare di una sempre ventosa Long Island,: "Per tutta la vita, quando avrai bisogno di farti forza, guarda la tua cicatrice: la tua mano diventerà più grande, il dito diventerà più grande, ma la cicatrice rimarrà sempre della stessa misura, e si vedrà sulla tua impronta digitale."
Un film molto interiore, che va a toccare "corde" diverse da quelle solitamente fatte vibrare da tanti altri; corde alle quali forse tutti non sono sensibili (come si può capire leggendo altre opinioni negative sul film) o sono "disabituati a sentir vibrare dentro se stessi.
Fin dall'inizio ti accorgi che il film è lentissimo, ma pensi che prima o poi ti prenda....invece, è bruttissimo, lento, non dà emozioni ed il finale perfavore spiegatemelo!!!Non dò un voto bassissimo solo per l'interpretazione della Basinger se non sarebbe da 1!!!
5 a questo film, nel mezzo.
forse non l'ho capito, forse non ho capito molte scelte del regista ma mi è parso un film senza senso. belli il parallelismo con il mondo della scrittura, l'interpretazione della Basinger e il suo personaggio e la bambina(adorabile).
per il resto mi ha lasciata perplessa.
il finale è simbolico, lui entra nella porta sul pavimento e sparisce, come nella sua fiaba.