.. a chi legge queste ‘opinioni’ e a Spielberg.. Chiedo scusa per la mia opinione su “Munich” inviata 24 ore fa.
Per me è un punto d’onore vedere un film sapendone il meno possibile prima e scriverne la mia opinione senza aver letto nulla prima. Mi sembra una prova di onestà intellettuale proporre le mie emozioni e le mie idee senza essere condizionato da altri. Così faccio sempre e così ho fatto ieri con “Munich” : l’opinione era intitolata “Un attentato di troppo” e il mio tono era piuttosto ironico.
Dopo però ho letto qualcosa : Roberto Escobar, Tullio Kezich ed Emanuela Martini.
Dopo soprattutto ho riflettuto un po’, cosa che non avevo potuto fare scrivendo la mia opinione a caldo, appena rientrato dal cinema.
Chiedo scusa a chi mi legge : il film è serio, è onesto, è intenso. E’ profondamente sofferto, persino nei suoi errori più evidenti. Spielberg affronta un argomento difficilissimo e lo fa senza mitizzare e senza paura di smitizzare. In questa ottica va vista la battuta sulle “ricevute” che io deridevo. Spielberg ci regala anche (io non l’avevo capito) una lettura dell’Europa incarnata in un personaggio simpaticissimo e perfido – cinico – che dovrebbe farci riflettere.
Il film non è un capolavoro, ma merita di essere visto. Con rispetto. Ed il titolo della mia precedente opinione non avrebbe dovuto essere “Un attentato di troppo”,ma piuttosto “Una cazzata di troppo”.
Franco
Tutto andava ancora abbastanza bene. Certo, non decolla l’aereo da Monaco e non decolla il film di Spielberg. A voler essere generosi, decolla ma vola basso, lontano dalle vette del capolavoro, ma pur sempre ad un’altezza dignitosa. Però la scopata pensando ad altro nel pre-finale è proprio un attentato terroristico alla verità e all’emozione del film. Onesto Steven, onesto ed autocritico fino all’autolesionismo in una disperata ricerca di senso in una storia (la nostra) che non può avere un senso. Senonchè l’auto-lesionismo per amor di verità diventa autogol in una battuta mitica che dice più o meno (non l’ho registrata) : “Voglio le ricevute ! Uccidete chi volete, ma portatemi le ricevute”.
É un film che secondo il mio modo di vedere, scuote fortemente la sensibilità dell'uomo più indifferente. Parlare di tolleranza o di odio, non è certo il luogo migliore, per un semplice motivo: chi di voi trovandosi un'uomo in casa che vi uccide un caro porge l'altra guancia?
Cast davvero molto bravo e ambientazione anni settanta realistica. Uno dei film di Spielberg più intensi. In alcuni punti potrebbe sembrare un pò lento ma comunque le quasi tre ore di film ti lasciano col fiato sospeso,non si riesce a staccare gli occhi dallo schermo in attesa di quello che succederà poi. E' un film che consiglio di vedere e che fa capire quanto la guerra sia inutile
Il film è molto bello e molto ben strutturato.
Quello che fa riflettere è il desiderio di pace che ci si legge dentro, la riflessione che se nessuno smette il massacro continuerà ed è questo che io attribuisco a Spielberg la parte più sentita.