"Le Mani sulla città" è uno dei capolavori del nostro cinema. Chiaramente ispirato dalla scuola americana Rosi traccia - da par suo - un ritratto impietoso e lucido dei retroscena della politica e dell' urbanistica a Napoli nella prima metà degli anni '60. Secco, preciso, tagliente. Memorabile la scena del crollo con le reazioni istintive della gente riprese "a mano" dal grande Gianni Di Venanzo. Ottime le interpretazioni a cominciare da un superlativo Rod Steiger fino ad attori non professionisti come Carlo Fermariello (De Vita). Giustamente considerato una pietra miliare del nostro cinema e vincitore del Leone d'Oro a Venezia. Il titolo è ormai entrato nel linguaggio d'uso comune.
Dino Risi, attraverso il potente strumento cinematografico ci ricorda come la DC, attraverso raccomandazioni e accordi mafiosi sia riuscita a comandare in Italia per quarant' anni. Qui la vicenda si svolge a Napoli e l' istrionismo dei personaggi partenopei riesce a non annoiare. Grande intepretazione di Rod Steiger. Capolavoro del realismo italiano... ora invece il cinema notrano è penose... andiamo avanti Boldi e De Sica... ma fetemi il piacere... e il bello è che continuano a fare successo! Vergogna! Ridateci il grande cinema. L' unico grande ancora rimasto è Bellocchio.