Nel 1985, john huston diresse questo film incentrato su di un killer della mafia, charlie partanna, che sposava una donna misteriosa, irene, che si rivelava anch'essa una killer professionista "venuta da fuori". ottimo cast, jack nicholson, kathleen turner e anjelica huston (nel ruolo di maerose prizzi, la nipote-arredatrice del boss), ottimo ritmo e umorismo nero. non è il coppola de "il padrino", però diverte. 10 e ho detto tutto
"L'ONORE DEI PRIZZI" è fra i film più belli degli anni'80, con un Jack Nicholson in parte (a quei tempi molto intimo di Anjelica Huston, la figlia del regista, che nel film ricopre il ruolo di Maerose, l'amante del killer Charlie Partanna) e una Kathleen Turner seducente e misteriosa, come ai tempi di "BRIVIDO CALD0". La Turner poteva finire nel dimenticatoio già negli anni'80 se non fosse stato per film come questo (gli altri sono "ALL'INSEGUIMENTO DELLA PIETRA VERDE", "PEGGY SUE SI E' SPOSATA" e "LA GUERRA DEI ROSES") , dove duetta ad armi pari con l'attore più strambo degli anni'70/80. La scelta dei ruoli da donna dura, o da dark lady, l'ha portata alla "corte" del regista John Huston che l'ha trasformata in una killer davvero "hot". Peccato che la versione italiana non mi appassioni così tanto, sentire la "mia" Kathleen con una voce diversa da quella di Melina Martello, la doppiatrice italiana che più di tutte ha dato la voce all'attrice americana, la rende meno appassionante ai miei occhi. E poi, Jack Nicholson, reinterpretato in Italia da quell'attore monocorde che è Pino Colizzi...QUANDO SI POTEVA AVERE UN GIANCARLO GIANNINI CON UN ACCENTO PIU' SICULO DI LUI...Va beh, il film è bello, vale 10 stelle, ma il doppiaggio è da 3! Tornando ad Anjelica Huston, fu lei ad aggiudicarsi l'oscar come miglior attrice non protagonista del film, lasciando a secco la Turner che era candidata a vincere la statuetta come miglior attrice protagonista! Sta di fatto che, ritornando al doppiaggio italiano, proprio Anjelica Huston abbia la voce peggiore del trio...Scusate se sono di parte, ma i doppiatori del "GRUPPO 30" non mi hanno quasi mai fatto impazzire!
Per fortuna ho trovato l'occasione di vederlo, pur non avendone sentito parlare. E ne è proprio valsa la pena! Gran bella storia, che dire degli attori e della regia, impeccabili. La famiglia prima di tutto.
Uno sguardo grottesco sulla mafia, uno tra i più irrisolti e gravi problemi da oltre duecento anni. Il regista è bravo a non esagerare come Scorsese in "Quei bravi ragazzi", dove la satira prevale sulle sparatorie, nè come Coppola nella trilogia de "Il Padrino", dove le regole sulla tanto amata famiglia finiscono per intontirci. Storia un pò bizzarra, poca spettacolirità, ma in cambio una ottima recitazione dove spicca Jackh Nickolson, uno dei più grandi.