Forse a volte il film assume i connotati della paradossalità. ma è un buon film, non falso.
colori spagnoli (cavoli come siamo indietro), ritmo brillante, intrighi e molta simpatia, danno al film le caratteristiche per assicurarti un'ora e mezza di sano divertimento. battute e freddure decisamente ironiche. otto meno
Il film è piacevole. Forse solo un po' lungo e con qualche scadimento di ritmo in alcune parti.
Resta la sensazione che gli attori maschi avrebbero potuto essere meglio caratterizzati e che, in generale, tenuto conto che le idee ci sono le stesse avrebbero potuto essere sfruttate anche meglio. E' un fatto comunque che il film fa passare il messaggio più importante e cioé che di fronte alla genuinità dei sentimenti tutte le convenzioni sociali a cui siamo abituati sono destinate a cadere.
Occasione sprecata? Troppo edificante?
"Reinas" ti lascia in bocca un sapore non del tutto convincente,un retrogusto amaragnolo che lascia perplessi.
A scanso di equivoci,è un film divertente,per certi versi storico e attuale perchè narra dei matrimoni gay celebrati nella Spagna di Zapatero.
Fin qui tutto bene.Tuttavia il regista mette troppa carne al fuoco,spingendo sul paradosso e gli equivoci come in certe commedie Usa.
Anzi,a parer mio,il maggior difetto di questo film,è di essere poco spagnolo,poco acido e corrosivo come altre produzioni iberiche.
Il pensiero fatalmente va ad Almodovar,ma anche al nostro Ozpetek,e alla loro descrizione degli ambienti.Qui è tutto + impersonale.A proposito,come avrà giudicato questo film il grande Pedro?
C'era forse l'esigenza di fare il primo film sui matrimoni gay in Spagna?
E' questa la sensazione che si avverte guardando Reinas:arrivare per primi a fare il film sul tema trascurando tutto il resto,sceneggiatura in primis.
Naturalmente trionfano le madri,le Carmenmaura e le Marisaparedes al cospetto delle quali,i figli risultano scialbi e piccoli piccoli.
Vicende scemotte e irritanti (quella del cane poi...).E poi perchè solo matrimoni tra ricchi? E le lesbiche?
Citiamo la battuta migliore.
Lui:"Ti disturba se fumo uno spinello?".Lei:"Figurati! Ho recitato con Almodovar,io!".
Nonostante le "audaci" premesse, il film vola abbastanza basso, il meccanismo tene un po' ad incespicarsi. Il prodotto scimmiotta almodovar senza averne il telanto né proporre novità. Peccato poi che sia stata sprecato il personaggio della ninfomane che si sfonda di psicofarmaci, è l'ubica che riesce ad aprire una finestra sul disagio che pervade tutti i personaggi, ma alla fine manca di profondità. Resta comunque un film mediamente godibile, soprattutto grazie alle interpretazioni femminili (veronica forqué e betiana blum su tutte).