fare ironia sull'ebraismo, senza offendere, è difficile; il film in questo riesce bene così come nel lanciare stoccate all'ex "paradiso socialista"" della DDR-Repubblica Democratica Tedesca scomparsa con il crollo del Muro di Berlino; bella la fotografia e bravi i personaggi, infelice il tema dei rapporti sessuali tra cugini (ma non c'è incesto??; fil godibile.
Un film per certi versi coraggioso, per altri con un profilo appena sufficiente. Mancano momenti di vero brio, si sorride con l'angolo della bocca e poco di più. Tuttavia si è portati anche a riflettere sugli aspetti della religione e su certi "integralismi" arcaici. Tutto sommato però è un film godibile, ma senza colpi d'ala entusiasmanti. Sarebbe bastato un pò di condimento in più per uscire dal cinema pienamente soddisfatti. Peccato, questi, a mio giudizio, sono i limiti della commedia nordeuropea. Come dire... ci volevamo noi italiani ad aggiungere olio e pepe ad un tema così attuale e scottante !
Attratto dall'idea che un regista di origine ebraica prendesse in giro l'ortodossia e i relativi riti, sono andato a vedere questo film rimanendone però piuttosto deluso. Il film scorre via piuttosto anonimo, le situazioni sono scontate, spuntano perfino strani incroci amorosi tra cugini alquanto stonati e fuori posto.
Si poteva fare di meglio.
Mi sono molto divertito a vedere questo film tedesco, è vero, anche a me ha ricordato quell'altro bellissimo film sulla caduta della DDR "Good bye Lenin", ma qui la tematica è completamente diversa.
Da notare il montaggio incalzante e senza momenti di caduta, la patina volutamente grossolana e non ben definita delle immagini e la perfetta scelta delle musiche oltre alla bravura degli attori.
Ma alla fine, se ho capito bene, l'eredità della madre, che riesce ad ottenere da defunta ciò che non era riuscita da viva, ovvero la riappacificazione dei fratelli,consiste solo in azioni di nessun valore?
Ve lo consiglio vivamente se volete ridere con intelligenza!